Descrizione
Il libro consta di due testi, uno diverso dall’altro ma composti quasi uno di seguito all’altro. Il primo (Il Poeta e la Musa) è un poemetto in 27 riquadri, impaginato in forma di prosa, ma composto secondo moduli ritmico-poetici. È l’intenso racconto del tentativo mancato di un incontro tra il Poeta e la propria Musa.
Il secondo testo (Il Collezionista di Aurore) racconta, attraverso una serie di flash, la ricerca ossessiva d’una conoscenza impossibile. Tra gli argomenti che, nel corso delle scorribande mattutine del protagonista, vengono sdoganati, figurano: l’interiorizzazione propria del Cammino neocatecumenale cattolico, le scritte trovate per caso sui muri o sui banchi di scuola, la fantasia più metaforica e sbrigliata, un umorismo amaro e spietato e una nuova affabulazione filosofico-teologico-estetica.
Note biografiche
Nunzio Beddia nasce a Cattolica Eraclea (AG) il 7 aprile 1948. Nel 1971 si laurea in Lettere classiche. Nel dicembre 1987 entra nel Cammino Neocatecumenale. Ne esce nel 2000. Allo scoccare del suo quarantacinquesimo anno, incontra in un bar i fratelli Bonfilius (Aristide e la sorella Àrtemi), con i quali inizia un sodalizio culturale che dura ancor oggi. Uno dei frutti di tale sodalizio è il Manifesto per una nuova ermeneutica intitolato I Randagi (2013), che mira a ridisegnare la trama “spirituale” dell’Europa.