Descrizione
Per milioni di persone Gerusalemme è il centro del mondo: città sacra per i tre grandi monoteismi, capitale eternamente contesa, sede di importanti ritrovamenti archeologici e istituzioni culturali. Secoli di storia sono ancora leggibili nei suoi vicoli, nei palazzi, nei monumenti, ma anche nei colori, nei volti degli abitanti, nei profumi del suk, nei contrasti palpabili tra un quartiere e l’altro. Marco Bonatti, viaggiatore in Medio Oriente da oltre trent’anni, presenta la sua Gerusalemme, raccogliendo appunti di viaggio secondo un criterio che è un gioco: immaginare le tappe della visita come altrettante linee e stazioni di una metropolitana attraverso la Città Vecchia. Una rete improbabile ma non inverosimile: le case, i muri, le strade di Gerusalemme contengono e richiamano frammenti d’Europa che si sono accumulati nei secoli. Nel labirinto della Città Vecchia siamo destinati a perderci e a ritrovare le pietre che hanno fatto il nostro cammino, perché Gerusalemme è «il luogo dove tutti siamo nati», come scrive Jean-Pierre Sonnet. Quei luoghi sono dentro di noi, ci sono stati raccontati dai pittori, dai santi, dai filosofi, dai poeti – e da Dante soprattutto, che da Gerusalemme inizia il suo viaggio. Un libro destinato ai curiosi ma soprattutto ai perplessi, che siamo un po’ tutti noi: i credenti, messi di fronte a un mistero che non potranno mai possedere fino in fondo; i non credenti o gli agnostici, che “vedono” la fede e faticano a tuffarsi. Tutti scandalizzati (e un po’ impauriti) da una guerra strisciante e da terrorismi che durano da troppo tempo.
Note biografiche
Marco Bonatti, torinese, giornalista, è stato per 30 anni alla direzione del settimanale cattolico di Torino La voce del popolo. Collabora ad Avvenire, ha scritto per l’Osservatore romano, Famiglia cristiana e altre testate. È responsabile della comunicazione nella Commissione diocesana per la Sindone, e ha curato le relazioni istituzionali con i mass media in tutte le ostensioni recenti. La passione per Dante e la Commedia è cominciata al liceo D’Azeglio, e proseguita all’Università di Torino, grazie all’entusiasmo di docenti come Giovanni Ramella e Angelo Jacomuzzi. Negli anni ha promosso vari cicli di “letture di Dante” a Torino. Ha insegnato Teorie e tecniche della comunicazione di massa presso la scuola Firas e il Master di giornalismo dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte ed è autore di vari volumi sullo stesso argomento.