Descrizione
SIGISMONDO MALATESTA, 1417-1468 Le imprese, il volto e la fama di un principe del Rinascimento. Il volume vuole orientare il lettore, digiuno di storia dei Malatesta o specialista, a recuperare un profilo biografico di Sigismondo, principe tra i più celebrati del Rinascimento, al di fuori degli stereotipi in cui, troppo spesso, è stato cristallizzato. Propone una ricostruzione storica della sua figura che vuol prescindere dalla fama che, immeritatamente, l’ha accompagnato per sei secoli e l’ha trasformato da uomo della storia in personaggio della fantasia e della leggenda, che l’ha narrato talvolta come un diavolo capace delle azioni più turpi, talvolta come eroe dalle imprese degne della mitologia antica. Due estremi opposti che traggono origine, diretta o indiretta, per piaggeria cortigiana, per filopapismo, per antipapismo o per inerzia storiografica, da quella fonte straordinaria che è la pervicace campagna mediatica messa in campo dall’abilissimo papa Pio II, invidioso di lui fino all’inverosimile. Una fonte inquinata, come dimostra il volume, purtroppo potente, che ancor oggi, grazie al sigillo pontificio e al fascino delle contraddizioni che sollecita – lussuria e misticismo, violenza e poesia, eroismo e turpitudine – continua a trovare estimatori. Certo, Sigismondo non fu né un santo né un beato. Ebbe i vizi e le virtù degli uomini di guerra e di potere dei suoi tempi. Fu violento e implacabile in battaglia, scaltro in politica. Spesso incline agli eccessi. Ma, certamente, non fu neppure il mostro del male come la leggenda di cui Pio fu l’iniziatore, ancora lo racconta. Fu, come tanti, un condottiero valoroso, un principe magnifico, un mecenate generoso, un umanista che si dilettava nel leggere i grandi della classicità e nel comporre versi, che si confrontava con i saggi e sognava splendore. Ma non solo. Del Rinascimento agli albori, in uno dei momenti più rivoluzionari ed esaltanti della civiltà occidentale, fu un protagonista di primo piano, coraggioso e innovatore. A testimoniarlo è la sua più grande impresa: il Tempio Malatestiano. Il volume è organizzato in quattro sezioni. Sigismondo Pandolfo Malatesta. Un principe umanista tra storia e leggenda che, del signore di Rimini, traccia il profilo di condottiero e di principe. Il volto, 1439-1468, galleria di ritratti a lui contemporanei, censita e commentata. Le imprese: quando e come, cronologia delle sue gesta con note bibliografiche. La fama: elogi e invettive tra XV e XX secolo, antologia di bra-ni tratti da documenti, cronache, storie e opere di narrativa.
Note biografiche
FERRUCCIO FARINA Si interessa di storia del turismo e di storia della comunicazione per immagini. Su questi temi ha pubblicato, oltre a saggi ed articoli, ventidue volumi monografici con diver-si editori tra i quali Fratelli Fabbri, Idea Libri, Maggioli Editore, Federico Motta, Rusconi libri, Panozzo, Silvana editoriale. Docente a contratto di sociologia e storia della comunicazione turistica nel corso di Laurea in Scienza del-la Comunicazione, facoltà di Sociologia dell’Università degli studi di Urbino “Carlo Bo” (1998-2013), iscritto all’Ordine Nazionale dei Giornalisti, ha collaborato a trasmissioni della RAI, della RTV della Svizzera italiana e alle pagine culturali de “Il Resto del Carlino” e de “Il Messaggero”. Membro dell’Advisory board di “Rimini Venture 2027. Piano Strategico della città di Rimini” (2008-2011), ha progettato e curato “Balnea.museum, Museo virtuale dei bagni di mare e del turismo balneare” (1997-2015), www.balnea.net. Nel 1980 ha fondato insieme a Pier Giorgio Pasini la rivista “Romagna arte e storia” della quale è direttore responsabile dal 2015. Gli argomenti che attualmente lo impegnano maggiormente sono il mito di Francesca da Rimini e la storia della famiglia Malatesta. Ha tenuto seminari e organizzato convegni di studio presso Università europee e americane, è coordinatore del “Centro Internazionale di studi Francesca da Rimini” e, dal 2007, cura le “Giornate Internazionali Francesca da Rimini” in collaborazione con UCLA, Center for Medieval and Renaissance Studies (CMRS), che si tengono a Rimini e a Los Angeles. Su Sigismondo Pandolfo Malatesta ha curato, insieme a Pier Giorgio Pasini, la mostra e il catalogo de Il tempio di Sigismondo: grafica malatestiana fra Rinascimento e No-vecento, Rimini, 2000; ha pubblicato alcuni saggi tra i quali Il volto e la fama. Le medaglie di Pisanello e di Matteo de’ Pasti per Sigismondo Malatesta nei repertori iconografici tra XVI e XVII secolo (Romagna Arte e Storia, n. 103, 2015), Un papa per nemico. Sigismondo Malatesta, Francesco Filelfo e Pio II tra elogi e invettive (ibid., n. 106, 2016) e BNF Ms. Italien530: an illuminated Commedia of 1411 as a source of adventure, mystery and romantic interpreta-tion, paper in Dante and the Visual Arts: a Summer Sym-posium, Ucla and the J. Paul Getty Museum, Los Angeles, The Getty Center, 2016.