L'uccellino bianco

Editore:
Anno:
2020
ISBN:
9788829707676
DRM:
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Descrizione

Se la storia di Peter Pan e della sua Neverland fa parte dell’immaginario di tutti noi, meno noto è invece il romanzo che di Peter Pan costituisce l’atto di nascita, L’uccellino bianco, un “romanzo per adulti” che, come i tanti altri scritti da Barrie, ruota intorno al tema dell’incapacità di accettare la fine dell’infanzia. Raccontata in prima persona da un narratore di mezza età, nel quale è ben ravvisabile l’alter ego dell’autore, è la storia dell’amicizia – intensa, bellissima e a tratti dolorosa – tra lui e il ragazzino David: insieme inventano scherzi e giochi, ridono e piangono, e si raccontano storie. Una di queste, che occupa la parte centrale del romanzo, è la fiaba di Peter Pan nei Giardini di Kensington, che in seguito volò via, come il suo piccolo protagonista di soli sette giorni, dal romanzo-casa in cui era nata, e fu sempre pubblicata da sola, godendo del successo planetario e inarrestabile dell’altro Peter Pan, il “ragazzo che non voleva crescere”, e delle sue magiche avventure. Mentre cadeva nell’ombra – e ancora ci resta – quell’Uccellino bianco che gli ha dato vita: un romanzo strano, ricco, originalissimo, commovente e ironico, comico e drammatico, scritto in un linguaggio innovativo fino al paradosso, in cui le voci e le storie del bambino e dell’adulto si cercano e si incontrano, si sfidano e si mescolano in una struttura narrativa anch’essa fluida ed eterogenea, che sembra voler scardinare dall’interno la forma “adulta” del romanzo realistico ottocentesco per far posto alle forme e alle parole del gioco, dell’improvvisazione e della fantasia. Un “mondo di mezzo”, la cui cifra è quella di una doppia voce che lo attraversa e lo racconta: tra romanzo e fiaba, tra adulti e bambini, tra male e bene, riso e pianto, sogni e risvegli. E tra la vita e la morte, come i “bambini perduti” che Peter Pan porterà con sé nell’Isola che non c’è.


Note biografiche

James M. Barrie(1860-1937), noto al mondo come l’autore di Peter Pan, fu scrittore versatile e prolifico: racconta la sua Scozia antica e severa in storie ricche di colore e tradizioni, nonché nella appassionata biografia della madre, Margaret Ogilvy; scrive romanzi di impianto psicologico e sottilmente autobiografico (Sentimental Tommy, Tommy and Grizel, The Little White Bird) che tutti ruotano intorno al tema dell’infanzia e della incapacità di crescere; e produce molti testi teatrali di successo, tra i quali The Admirable Crichton, What Every Woman Knows, Mary Rose. Personalità tormentata e complessa, realizza con Peter Pan il miracolo di un successo e di un mito immortale.
Giovanna Mochi insegna letteratura inglese all’Università di Siena. Si è occupata di drammaturgia shakespeariana, di poesia romantica e del romanzo otto-novecentesco. Per Marsilio dirige la collana di classici inglesi «Elsinore». Su Henry James è ritornata più volte negli anni, con studi di vario genere e traduzioni.
Beatrice Masini è autrice di opere per l’infanzia e stimata traduttrice (tra gli altri, si è occupata della traduzione di diversi volumi della serie di Harry Potter di J.K. Rowling). Nel 2010, il suo romanzo Bambini nel bosco (Fanucci) è stato finalista al Premio Strega, mentre con il romanzo Tentativi di botanica degli affetti (Bompiani) ha vinto il Premio Selezione Campiello nel 2013. Le sue opere sono tradotte in quindici paesi. Per cinque volte si è aggiudicata il “Premio Andersen – Il mondo dell’infanzia”, sia come autrice che come traduttrice. Dal 2015 è direttore editoriale di Bompiani.

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