Descrizione
L’ipotesi di Latour è che non si possono comprendere le posizioni politiche degli ultimi cinquant’anni se non si attribuisce un posto centrale alla questione del mutamento climatico e della sua negazione, di cui Donald Trump non è che il simbolo più conosciuto. È questa la chiave per rileggere e comprendere l’esplosione delle disuguaglianze, l’ampiezza della deregulation, la critica alla mondializzazione e il desiderio di tornare alle vecchie protezioni dello Stato nazionale.
Siamo entrati nell’epoca di un profondo disorientamento, che vede la terra sottrarsi a noi umani come mondo comune da condividere, reagendo alle nostre azioni con sconvolgimenti climatici globali. Per contrastare tale situazione occorre tracciare una nuova rotta e dunque disegnare una mappa delle posizioni imposte da questo nuovo paesaggio, avendo come obiettivo una terra diversamente abitabile per noi e per i nostri figli.
Note biografiche
Bruno Latour, filosofo della scienza, sociologo e antropologo, insegna a Sciences Po a Parigi e alla London School of Economics and Political Science. Per le nostre edizioni ha pubblicato Politiche della natura. Per una democrazia delle scienze (2000).