Descrizione
È un trattato sull’arte militare che dovette costituire un punto d’orgoglio per tutto il mondo culturale e scientifico della città romagnola e nello stesso tempo vantare un alto grado di rappresentatività presso le altre Signorie e domini. Il testo aveva sostanzialmente lo scopo di celebrare Sigismondo come il solo condottiero dei suoi tempi comparabile per virtù ai grandi uomini d’armi dell’antichità. Il testo pare in realtà più attentoal lessico che alla tecnica militare, volto a descrivere le doti del condottiero e l’importanza per lui di discipline quali la filosofia, la storia, l’astronomia, la conoscenza delle leggi. Le illustrazioni hanno più un valore “esemplare” che tecnico, in certi casi risultando rappresentazione di macchine dal funzionamento improbabile. Ma se è arbitrario pensare alle illustrazioni come a dei progetti reali e le figure abbiano spesso, non a caso, una componente fantastica, non v’è dubbio che esse possono considerarsi, nel campo della meccanica del tempo, le più dirette fonti di ispirazione delle celebri macchine leonardesche e della successiva tecnologia bellica.
Il De re militari fu redatto in un latino medioevale ostico e pieno di nodi, a Rimini, presumibilmente tra il 1446-47 e il 1455 . Per la prima volta nella storia è stato scansionato e “trascritto” in word, dunque finalmente leggibile e indagabile da parte degli storici e della comunità scientifica . Presto verrà presentata anche la “traduzione” in italiano corrente in parallelo con la versione in volgare del Ramusio.