Descrizione
Il volume Meccanicismo propone una raccolta di saggi che, su base interdisciplinare – collocandosi tra scienza, filosofia e storia delle idee –, riflettono sulla complessità di un concetto che ha rappresentato per secoli un paradigma teorico decisivo e per molti aspetti imprescindibile.
La prima parte del volume è dedicata al significato e all’uso del concetto di meccanicismo con riferimento diretto alle aree disciplinari entro le quali il tema si è sviluppato ed è stato dibattuto, in epoca contemporanea, sul piano teoretico e metodologico; mentre la seconda parte del volume lascia spazio a considerazioni sul ruolo del meccanicismo in epoche storiche diverse, sulla sua coniugazione con ambiti disciplinari specialistici, ma anche sulla ambiguità o la sovrapposizione dei suoi significati.
La prima parte del volume è dedicata al significato e all’uso del concetto di meccanicismo con riferimento diretto alle aree disciplinari entro le quali il tema si è sviluppato ed è stato dibattuto, in epoca contemporanea, sul piano teoretico e metodologico; mentre la seconda parte del volume lascia spazio a considerazioni sul ruolo del meccanicismo in epoche storiche diverse, sulla sua coniugazione con ambiti disciplinari specialistici, ma anche sulla ambiguità o la sovrapposizione dei suoi significati.
Note biografiche
Berenice Cavarra è professoressa ordinaria di Storia della medicina e Bioetica presso l’Università di Modena e Reggio Emilia. La sua ricerca verte sulla storia della medicina e sulla storia della scienza in epoca classica e nel periodo bizantino, sulla tradizione aristotelica nella tarda antichità e a Bisanzio, nonché sulle forme dell’ascetismo nell’Oriente cristiano. È autrice di articoli e saggi pubblicati su riviste specializzate e in volumi monografici fra i quali: Ideologia politica e cultura in Romània fra IV e VI secolo (Bologna 1990); Appunti di Storia della Medicina (Pavia 1998); La “porta stretta”. Ascetismo cristiano e santità femminile in un’antologia tardobizantina (Padova 2007); Il De Urinis di Teofilo Protospatario. Centralità di un segno clinico (Roma 2009); Scienza, filosofia e medicina a Bisanzio (Firenze 2013). È direttrice del Centro Interdipartimentale di Ricerca sulla Storia delle idee (CIRSI) dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
Vallori Rasini insegna Filosofia morale e Antropologia filosofica all’Università di Modena e Reggio Emilia. È autrice di saggi, apparsi in volumi e riviste specialistiche, concernenti in particolare il pensiero di H. Plessner, M. Scheler, A. Gehlen, H. Jonas, G. Anders, e delle monografie: Divenire (Firenze 2001), Teorie della realtà organica (Modena 2002) [traduzione tedesca: Theorien der organischen Realität und Subjektivität (Würzburg 2008)]; L’essere umano. Percorsi dell’antropologia filosofica contemporanea (Roma 2008); L’eccentrico. Filosofia della natura e antropologia in Helmuth Plessner (Milano 2013); L’agire dell’uomo. Sul pensiero di Arnold Gehlen (Milano 2018).
Con i contributi di Davide Steccanella, Stefano Radice, Max Guareschi, Juri di Molfetta, Nicolò Rondinelli, Domenico Mungo, Enrico Astolfi , Duka, Angelo Petrella, Francesco Berlingieri, Andrea Ferreri, Marco De Rose, Giuseppe Ranieri, Bruno Barba