Descrizione
Un ritratto puntuale e feroce del mondo dei media
Inghilterra, anni novanta: il thatcherismo ha dominato per oltre un decennio, ma ora presenta il conto sotto forma di una recessione che non guarda in faccia a nessuno.
Amelia, figlia viziata di un magnate della stampa, dopo una giovinezza all’insegna degli agi sfrenati viene abbandonata al suo destino dal ricco padre quando rimane incinta e decide di tenere il nascituro. Dovrà ricostruirsi una vita lavorativa e un nido, accettando di sposare il padre naturale della figlia, Mark, un giornalista noto per snobismo, cinismo e arrivismo.
Intorno ad Amelia, Mark e al competitivo mondo editoriale britannico ruota un cast iconico del periodo e molto sfaccettato, che va da Mary – una giovane immigrata irlandese che riuscirà a farsi strada negli ambienti elitari londinesi in cui era entrata in punta di piedi facendo la cameriera – a Tom – medico preparato e votato al suo lavoro, perennemente in lotta contro il progressivo sfascio del sistema sanitario nazionale –, passando per giornalisti doppiogiochisti, aspiranti romanzieri, ragazze madri costrette ad arrabattarsi tra sussidi e lavori occasionali, coppie scoppiate, Muse decadute.
Un circolo vizioso è un affresco vasto, lucido e impietoso di un decennio costellato di ascese fulminanti e cadute rovinose, e di un ambiente intriso di edonismo, carrierismo, fame di fama, collusione col potere e corruzione.
Inghilterra, anni novanta: il thatcherismo ha dominato per oltre un decennio, ma ora presenta il conto sotto forma di una recessione che non guarda in faccia a nessuno.
Amelia, figlia viziata di un magnate della stampa, dopo una giovinezza all’insegna degli agi sfrenati viene abbandonata al suo destino dal ricco padre quando rimane incinta e decide di tenere il nascituro. Dovrà ricostruirsi una vita lavorativa e un nido, accettando di sposare il padre naturale della figlia, Mark, un giornalista noto per snobismo, cinismo e arrivismo.
Intorno ad Amelia, Mark e al competitivo mondo editoriale britannico ruota un cast iconico del periodo e molto sfaccettato, che va da Mary – una giovane immigrata irlandese che riuscirà a farsi strada negli ambienti elitari londinesi in cui era entrata in punta di piedi facendo la cameriera – a Tom – medico preparato e votato al suo lavoro, perennemente in lotta contro il progressivo sfascio del sistema sanitario nazionale –, passando per giornalisti doppiogiochisti, aspiranti romanzieri, ragazze madri costrette ad arrabattarsi tra sussidi e lavori occasionali, coppie scoppiate, Muse decadute.
Un circolo vizioso è un affresco vasto, lucido e impietoso di un decennio costellato di ascese fulminanti e cadute rovinose, e di un ambiente intriso di edonismo, carrierismo, fame di fama, collusione col potere e corruzione.
Note biografiche
Nata nel 1959 in Sudafrica e cresciuta in Italia, Amanda Craig è una scrittrice inglese. Autrice di sette romanzi interconnessi – un personaggio minore di un romanzo diventa protagonista di quello successivo – è stata per questo paragonata a Dickens, Trollope, Balzac ed Evelyn Waugh. I suoi romanzi, che sono un misto di satira sociale, storie d’amore e omicidi, danno un’acuta descrizione della recente storia inglese e per questo è stata definita “autrice dello stato della nazione”.