Descrizione
Come Lovecraft scriveva l’orrore alieno? A tale seminale quesito di Gianfranco de Turris intende rispondere il presente lavoro: un ampio saggio critico sulla lingua, le tecniche narrative e la filosofi a del più grande autore horror di ogni tempo, HPL, capace di proiettare l’umano in un mostruoso e potenzialmente infinito cosmo letterario. Le risposte suggeriscono una filosofia dell’orrore che rifonda la realtà e la psicologia: l’essere umano è la porta per l’Oltre, e nello spazio trova eterni varchi per l’Essere Vasto e senza forma che, attraverso un’altera geometria, sogna una forma impossibile per misurare l’infinito. In chiusura, il Dizionario lovecraftiano: un agile repertorio filologico dei termini ricorrenti nell’intera opera di HPL, da The Call of Cthulhu a The Dunwich Horror, da History of the Necronomicon a At the Mountains of Madness, fino ai risolutivi The Haunter of the Dark e The Night Ocean.
Note biografiche
Daniele Corradi, docente di letteratura italiana e latina, e di italiano L2 presso l’Università degli Studi di Milano, è direttore editoriale per Dario Abate Editore. Ha pubblicato saggi sul fantastico di Dino Buzzati e i romanzi Ti piacciono i film horror? (2015) e Non aprire quella porta (2016). Dal 1994 studia e traduce l’opera di Lovecraft, mirando a una versione filologica del suo cosmo linguistico e letterario. Vive e scrive a Caronno.