Descrizione
Per diversi anni lo Stato Islamico ha rappresentato la minaccia principale nel quadrante mediterraneo e oggi, pur ridimensionatosi, non va sottovalutato. Da un lato, si tratta di un gruppo che nella sua storia più che decennale ha dimostrato di sapersi adattare alle situazioni politiche e militari che si trova ad affrontare. Indubbiamente, una delle sue caratteristiche è quella della flessibilità operativa che dunque gli permette di sopravvivere anche in condizioni difficili per poi trovare nuovi sbocchi in un secondo momento. Dall’altro, le ragioni profonde economico-politiche così come il vuoto politico e l’instabilità di diversi Paesi che hanno permesso al gruppo di nascere e radicarsi in varie regioni non sono state completamente eliminate lasciando spazio a possibili ritorni in futuro. Lo studio mira a offrire uno sguardo complessivo su queste tematiche affrontando la persistenza dello Stato Islamico in alcune regioni (Iraq, Siria, Nord Africa e Sahel), analizzando le sue caratteristiche peculiari (impiego di tattiche guerrigliere e terroristiche, legami con le popolazioni locali) e studiando le misure di contrasto e i rischi per il nostro Paese e l’Europa.