Descrizione
Carandini in modo apparentemente neutrale (perché si serve, appunto, della storia scritta da altri) dimostra che il capitalismo non è la democrazia, non è il mercato, non è conflitto tra individui, non è una religione, ma è un'intera civilizzazione.Paolo LeonQuesto non è un libro di storia, ma un libro di storie della civiltà capitalista che racconta il suo secolare sviluppo e suggerisce idee nuove su come analizzarla. Così da vari testi, fra cui quelli degli storici Fernand Braudel, Marc Bloch, Immanuel Wallerstein, Giovanni Arrighi, Jacques Le Goff, Andrea Graziosi ed Emilio Gentile, dei filosofi Benedetto Croce e Paul Ricoeur, degli scienziati politici Karl Polanyi, Karl Löwith e Giorgio Israel, sono emerse le tracce del nuovo modello interpretativo per la trama di questo libro, nel quale gli attori della civiltà capitalista e il sistema che li comprende non sono quelli consueti. È il sistema formato dalla potenza sociale delle classi dominanti, di quella politica dello Stato che governano e di quella economica dei mercati che controllano; dall'accumulazione sistematica di profitti ricavati da commerci, produzioni, sfruttamenti, speculazioni, frodi e rapine; dalla religione del denaro, della proprietà, degli affari, del successo, del potere e del progresso; dalla scienza che trasforma l'esperienza in conoscenza, il mondo in carta geografica, i commerci in economia, la storia in racconti.Sconfitte le avventure totalitarie e cadute in rovina le utopie comuniste, il capitalismo domina oggi un mondo diviso fra sprechi di ricchi e privazioni di poveri. Un'etica cieca del profitto acuisce il conflitto fra capitale e lavoro, prosciuga le risorse del pianeta e non colmerà l'abisso fra la sazietà e la fame. Solo la forza della democrazia può imporre limiti all'avidità di oligarchie affariste e promuovere una crescita più equa.Guido Carandini