Description
L'autrice prendendo spunto dalle proprie esperienze con il mondo militare ci introduce in un percorso di conoscenza del disturbo post-traumatico da stress attraverso studi e approfondimenti clinici in cui si rispecchiano brani scritti dai pazienti nei loro diari, redatti durante i percorsi terapeutici.
Uno sguardo con gli occhi dei militari il cui mondo, che per primo ha sperimentato gli effetti di eventi traumatici sugli uomini, ha cercato di studiarne le possibili implicazioni.
L'autrice utilizza la metafora del cuore per dare più forza a quest'organo come sede delle emozioni profonde primarie e più familiari. Attraverso il cuore di un militare e quelle dei pazienti che ha incontrato nel suo percorso professionale, racconta la scoperta, la conoscenza e la consapevolezza del trauma e come questo possa passare attraverso ognuno di noi, nella quotidianità e diventare esperienza di tutti.
I disturbi post-traumatici da stress, di cui oggi si parla come di una novità, sono già stati trattati quasi cento anni fa. Dall'attentato alle Torri Gemelle riemerge un nucleo traumatico che coinvolge un'intera popolazione se non l'intera umanità. Un trauma che varca i confini di un territorio, che entra dentro i propri confini nazionali, da cui non ci si sente più protetti. L'esposizione a un evento traumatico, a causa del quale sono morte migliaia di persone in una nazione che si riteneva potente e sicura, diffonde il ricordo di una minaccia costante di morte, non controllabile e che può provare un disturbo che ha le proprie radici nel periodo delle Grandi Guerra e che si ramifica fino ai giorni nostri. La conoscenza e la consapevolezza possano illuminare e aiutare a occuparci di noi stessi