Description
Lungo il "bordo" – che un ventennio fa preludeva al "baratro" d'oggi – è scivolata via la vita da quando, e quanto più, mirammo ad "arrivare". Il romanzo è una sorta di parabola grottesca sugli orrori provocati dal dogma dell'autoaffermazione patrimoniale. E' un racconto fantascientifico, nel senso letterale del termine, sulle aberrazioni della scienza quando è svincolata dall'etica. Vi si narra di un certo Giuseppe, contadino semianalfabeta ma di grande volontà, e del suo rincorrere fin da adolescente un'affermazione sociale completamente avulsa da qualsiasi appiglio morale. Non esiste alcuna etica del lavoro bensì il lavoro nella sua nuda attività fisica, faticosa, quotidiana ed eterna, fatta di consuetudine con le bestie e di rapporti familiari della stessa risma. Fino alla svolta, dovuta alla malasorte di un povero immigrato (il Figlio) capitato un giorno lungo la strada d'un ricco uomo d'affari e di Giuseppe. Di qui un'esplosione di intrapresa creativa oltre ogni limite.