Description
Un memoir profondo e poetico, una pietra miliare
«Un memoir profondo e poetico. Una vera pietra miliare»
The New York Times
«La storia di Jan è la storia di molte persone. Vivono in lei, nei suoi viaggi e nei suoi libri; abitano i miti greci e i teen drama che vediamo su Netflix. Penso che Jan Morris, mai uguale a sé stessa, abbia ancora molto da offrire.»
Vittorio Lingiardi
Questo straordinario memoir è il racconto di un percorso transgender compiuto all’inizio degli anni ’70. Perché James Morris – ufficiale dell’esercito durante la Seconda guerra mondiale, celebrato giornalista, avventuroso scrittore di viaggi – è diventato Jan? La risposta è semplice: fin dall’infanzia, James si era sentito in un corpo “sbagliato”, non-femminile. E, arrivato a quarant’anni, dopo aver avuto cinque figli dall’amatissima moglie Elizabeth, ben consapevole del processo fisicamente ed emotivamente doloroso che lo aspettava, aveva deciso che era giunto il momento di prendere possesso del suo “vero” corpo.
Come ha affrontato le sfide di questa decisione? Come ha vissuto il suo ruolo pubblico, sotto i costanti riflettori della curiosità – spesso morbosa – dei media? Cosa ne è stato della sua famiglia? Ma, soprattutto, quanta forza e quanta follia ha dovuto avere per diventare completamente sé stessa? In queste pagine viscerali, eleganti e attualissime, dal respiro ora letterario e spirituale, ora quotidiano e concreto, l’enigma di Jan emerge in tutta la sua forza, provoca e fa riflettere ancora oggi.
«Un memoir profondo e poetico. Una vera pietra miliare»
The New York Times
«La storia di Jan è la storia di molte persone. Vivono in lei, nei suoi viaggi e nei suoi libri; abitano i miti greci e i teen drama che vediamo su Netflix. Penso che Jan Morris, mai uguale a sé stessa, abbia ancora molto da offrire.»
Vittorio Lingiardi
Questo straordinario memoir è il racconto di un percorso transgender compiuto all’inizio degli anni ’70. Perché James Morris – ufficiale dell’esercito durante la Seconda guerra mondiale, celebrato giornalista, avventuroso scrittore di viaggi – è diventato Jan? La risposta è semplice: fin dall’infanzia, James si era sentito in un corpo “sbagliato”, non-femminile. E, arrivato a quarant’anni, dopo aver avuto cinque figli dall’amatissima moglie Elizabeth, ben consapevole del processo fisicamente ed emotivamente doloroso che lo aspettava, aveva deciso che era giunto il momento di prendere possesso del suo “vero” corpo.
Come ha affrontato le sfide di questa decisione? Come ha vissuto il suo ruolo pubblico, sotto i costanti riflettori della curiosità – spesso morbosa – dei media? Cosa ne è stato della sua famiglia? Ma, soprattutto, quanta forza e quanta follia ha dovuto avere per diventare completamente sé stessa? In queste pagine viscerali, eleganti e attualissime, dal respiro ora letterario e spirituale, ora quotidiano e concreto, l’enigma di Jan emerge in tutta la sua forza, provoca e fa riflettere ancora oggi.
Notes biographiques
Jan Morris (1926-2020), nata James, è stata una giornalista, storica e scrittrice di viaggi inglese. Studia a Oxford ed entra nell’esercito negli anni della Seconda guerra mondiale; opera come ufficiale in Palestina e in Italia. Visita molto spesso soprattutto Venezia e Trieste, cui dedica libri e reportage. Nel dopoguerra, diventa corrispondente dall’estero per varie testate (nel 1953 è l’unico giornalista al seguito della spedizione che, guidata da Edmund Hillary, raggiunge per la prima volta la cima dell’Everest). Pur consapevole, fin dall’infanzia, di voler diventare una donna, nel 1949 sposa Elizabeth Tuckniss, con cui ha cinque figli e dalla quale dovrà divorziare dopo il cambio di sesso, avvenuto nel 1972, a causa delle leggi dell’epoca; nel 2008 si unirà di nuovo a lei, formando una coppia di fatto. Candidata al Booker Prize nel 1985, è anche autrice di una monumentale storia dell’Impero Britannico.