Description
Tra filosofia, critica cinematografica, analisi sociale e gender studies, Le strade furiose di Mad Max è la prima pubblicazione in Italia ad analizzare l’universo desolato proposto da George Miller nei film dedicati a Max Rockatansky, l’eroe di un mondo post-atomico. Fin dall’uscita di Interceptor nel 1979, la saga ha plasmato in modo decisivo l’immagine distopica e selvaggia dello scenario post-apocalittico; una realtà desertica, popolata da crudeli bande di predoni dal look steampunk a bordo di affascinanti e terribili veicoli assemblati con pezzi di vecchie automobili, teschi, carcasse e arrugginiti oggetti del passato. Scocche infernali e potenti che viaggiano veloci su terre devastate, in cui l’uomo è ridotto a un unico istinto: sopravvivere.
In queste pagine, critici e filosofi speculano partendo dagli spunti regalati dalla distopia radioattiva delle pellicole di Mad Max per affrontare i limiti e le prospettive della nostra finita esistenza.
Con scritti di: Matteo Bittanti, Matteo Boscarol, Rudi Capra, Diego Cavallotti, Giuseppe Gangi, Antonio Pettierre, Jonatan Peyronel Bonazzi, Mariangela Sansone e Andrea Tortoreto.
Notes biographiques
Autori Vari
Rudi Capra (1989) ha studiato filosofia ed estetica all’Università degli Studi di Siena e alla Sorbona di Parigi prima di conseguire un dottorato di ricerca in filosofie dell’Asia orientale allo University College Cork, dove ha insegnato etica e filosofia greca. È stato professore di filosofia dell’Asia orientale classica e contemporanea alla National University of Ireland (Galway) e Postdoctoral Fellow all’Università di Macao.
Antonio Pettierre è l’ideatore del progetto, il selezionatore dei contributori, ai quali ha assegnato i temi specifici da trattare, e l’autore di tre saggi. Critico cinematografico e saggista, dopo la laurea in Scienze Politiche ha studiato Storia e Critica del Cinema all’Università di Torino. Ha collaborato con la rivista di cinema “Duel”. È redattore di Ondacinema.it e Taxidrivers.it e collabora con la rivista “Digressioni”. Ha partecipato a Il cinema di Sergio Sollima (2019, a cura di Fabio Zanello). È autore de Il cinema di frontiera di Sam Peckinpah (2019) e Visions. 10 illustrazioni per 10 capolavori del cinema asiatico (2020, con Matteo Zucchi).
Matteo Boscarol vive in Giappone, è saggista e critico cinematografico e scrive di cinema per “Il Manifesto” e per alcune riviste in rete. Ha curato Tetsuo. La Filosofia di Tsukamoto Shin’ya (2013), ed è intervenuto in volumi monografici su Satoshi Kon, Oshima Nagisa, Sono Sion, lo Studio Ghibli e con due saggi in “World Film Locations: Tokyo” (2011) e “Agalma” n. 16 (2009). Collabora con il Festival di Lucca come corrispondente dall’Asia. Al momento è impegnato nella stesura di un volume sulla storia del documentario giapponese.