Description
Nella dimensione fantastica e bizzarra in cui Livio Santoro mette in scena le proprie apocalissi individuali e collettive si riflettono i desideri più oscuri, le paure più profonde e le ossessioni più distruttive dell’animo umano. Una sequenza perfetta di allucinazioni letterarie dove si respira il senso della fine immanente e dove la parola – sempre accurata, elegante e affilata secondo lo stile della micronarrazione – si fa gioco e detta il ritmo.
Un accumulatore di spazi vuoti da riempire di aspettative, una donna a cui – persi tutti i sensi – rimane solo quello di colpa, un’infausta pace all’origine di una guerra tra corpi, la rivincita del limbo, che diventa ricovero ideale per le anime dei cloni.Nella dimensione fantastica e bizzarra in cui Livio Santoro mette in scena le proprie apocalissi individuali e collettive si riflettono i desideri più oscuri, le paure più profonde e le ossessioni più distruttive dell’animo umano. Una sequenza perfetta di allucinazioni letterarie dove si respira il senso della fine immanente e dove la parola – sempre accurata, elegante e affilata secondo lo stile della micronarrazione – si fa gioco e detta il ritmo.Che siano usciti da una fiaba, da un incubo, dalle pieghe del mito o dalla non meno sorprendente quotidianità, i personaggi di Santoro ci mostrano come ogni stagione della vita possa godere di una piccola sorprendente apocalisse.
Un accumulatore di spazi vuoti da riempire di aspettative, una donna a cui – persi tutti i sensi – rimane solo quello di colpa, un’infausta pace all’origine di una guerra tra corpi, la rivincita del limbo, che diventa ricovero ideale per le anime dei cloni.
Un accumulatore di spazi vuoti da riempire di aspettative, una donna a cui – persi tutti i sensi – rimane solo quello di colpa, un’infausta pace all’origine di una guerra tra corpi, la rivincita del limbo, che diventa ricovero ideale per le anime dei cloni.Nella dimensione fantastica e bizzarra in cui Livio Santoro mette in scena le proprie apocalissi individuali e collettive si riflettono i desideri più oscuri, le paure più profonde e le ossessioni più distruttive dell’animo umano. Una sequenza perfetta di allucinazioni letterarie dove si respira il senso della fine immanente e dove la parola – sempre accurata, elegante e affilata secondo lo stile della micronarrazione – si fa gioco e detta il ritmo.Che siano usciti da una fiaba, da un incubo, dalle pieghe del mito o dalla non meno sorprendente quotidianità, i personaggi di Santoro ci mostrano come ogni stagione della vita possa godere di una piccola sorprendente apocalisse.
Un accumulatore di spazi vuoti da riempire di aspettative, una donna a cui – persi tutti i sensi – rimane solo quello di colpa, un’infausta pace all’origine di una guerra tra corpi, la rivincita del limbo, che diventa ricovero ideale per le anime dei cloni.
Notes biographiques
Livio Santoro è autore di racconti comparsi su varie riviste e antologie, tra cui «effe», «Nuova Prosa», «Crapula Club», «tReMa» e «multiperso». Scrive di letteratura per «lavialibera» e «Quaderni d’Altri Tempi». Dal 2012 è redattore della collana di letteratura latinoamericana “Gli eccentrici” di Arcoiris. Sue le raccolte Piccole apocalissi (2020), Commedie del vespero e della notte (2022) e Le favole nuove (2024)