Description
«Il punto che mi pare renda di grande attualità la ristampa – ora che si conferma un diverso trattamento della sofferenza mentale – di un volume in cui i problemi della chiusura, dell’apertura, del significato dell’istituzione, del lavoro, dei farmaci, della terapeuticità dei rapporti, del rischio della libertà del malato come primo elemento di riduzione del potere del medico, rimbalzano di discussione in discussione nelle assemblee di reparto, in quelle di comunità, nelle riunioni dei medici e degli infermieri, nelle analisi degli operatori che già prevedono di dover via via “distruggere l’equilibrio raggiunto per uscire da quello che può diventare un nuovo sistema chiuso”...» DALLA PREFAZIONE DI FRANCA ONGARO BASAGLIA
Parole nuove nel mondo oscuro dove la follia all’epoca stava rinchiusa, mondo soprattutto di miseria, violenza e soprusi.
RIPUBBLICATI IN OCCASIONE DEL CENTENARIO DELLA SUA NASCITA, I LIBRI DI FRANCO BASAGLIA RAPPRESENTANO UNA CONQUISTA DI CIVILTÀ CHE HA SOVVERTITO IL MODO COMUNE DI PENSARE E CHE CONTINUA A RISUONARE NECESSARIA E VITALE NEL NOSTRO PRESENTE.
«Il gruppo di malati, medici, psicologi, infermieri e amministratori, presenti qui con le loro discussioni e saggi sulla realtà asilare, hanno intrapreso – partendo da una verifica della realtà – una lotta che deve muoversi ad un livello scientifico e politico insieme.»
Notes biographiques
Franco Basaglia (1924-1980), psichiatra e neurologo, è il fondatore della concezione moderna della salute mentale e l’ispiratore della Legge 180. Legge che nel 1978 abolisce il manicomio e definisce in un modo del tutto nuovo il quadro giuridico del trattamento psichiatrico e delle funzioni dei servizi di salute mentale. Tra i suoi libri più noti, “Che cos’è la psichiatria?” (1967/1997) e, con Franca Ongaro Basaglia, “L’istituzione negata” (1968) e “La maggioranza deviante” (1971), ora ripubblicati da Baldini+Castoldi.