Tra i pasti

Un appetito per Parigi
An :
2023
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Description

Arrivato a Parigi nel 1926 per un anno di studi universitari regalatogli dal padre, il giovane Liebling scopre, fin da subito, di essere interessato più ad altro che ai corsi e ai libri testo. Della capitale francese lo affascinano le donne, disinibite in modo sorprendente per chi proviene dai puritani Stati Uniti, le lunghe passeggiate per le vie del centro, ma anche attraverso i quartieri periferici dove si può scoprire un’umanità vivace e attraente. Quello che però lo conquista davvero e che finisce per diventare il centro del suo soggiorno parigino è la cucina francese, così varia e raffinata rispetto alla semplice “alimentazione” americana. Si mette quindi in testa di diventare un vero esperto, ma più che un gourmet, un raffinato conoscitore cui basta saziare il palato delicato assaggiando bocconi deliziosi e delibando vini d’annata, lui è un gourmand, ovvero un ghiottone instancabile. Perché, come sostiene, «il requisito principale per scrivere di cibo è un buon appetito». Tra i pasti. Un appetito per Parigi è quindi una sorta di educazione sentimentale-gastronomica, una iniziazione alla Francia attraverso la sua arte culinaria, colta nel momento apicale, un attimo prima che la frettolosa modernità le faccia incominciare un cammino di parziale decadenza. Si parla molto dei vari piatti, quindi si tratta anche di un libro di cucina, ma descrivendo un darne de saumon froid avec sauce vert o rievocando l’aroma di un calvados Liebling ci immerge pure nell’atmosfera dei mirabolanti anni Venti parigini, quando la città era la vera capitale mondiale della joie de vivre ed era in grado di attirare scrittori e intellettuali da ogni dove. Il timore per una modernizzazione che possa appiattire gusti ed estro creativo scorre lungo le pagine del volume. Da ciò, per esempio, l’ostilità verso la Guida Michelin. Per dialoghi, caratterizzazione dei personaggi, abilità descrittiva, questo testo sarebbe anche potuto sfociare in un romanzo: il grande romanzo della cucina francese.


Notes biographiques

Abbott Joseph Liebling (1904-1963) cominciò giovanissimo la sua carriera di giornalista all’«Evening Bulletin» per poi passare al «New York Times». All’età di trent’anni venne assunto dal «New Yorker», dove restò in pratica sino alla sua morte scrivendo di sport, di attualità politica, di cronaca, di vini e di cibo. Durante la Seconda guerra mondiale fu per questo giornale corrispondente di guerra dal fronte europeo e per i suoi reportage venne insignito dal governo francese della Legion d’Honneur. Fra i suoi libri, Road back to Paris, Normandy Revisited e la raccolta postuma Just Enough Liebling. The Sweet Science, in cui sono riuniti tutti i suoi articoli di argomento pugilistico, è stato definito nel 2002 da «Sport Illustrated» il miglior libro di sport mai scritto.

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