Description
Escluse dal canone, narrate per la loro eccezionalità, per i loro amori o per i loro troppo brevi destini, fino ad ora sono arrivate a noi con la forza di un paradosso: evidenti benché invisibili, ammesse per la loro unicità. Eppure non erano casi isolati, nella poesia italiana del Novecento le donne c’erano; hanno pubblicato con i più grandi editori, diretto riviste militanti, partecipato attivamente alla vita letteraria e al lavoro editoriale, fondato i premi più ambiti. Molte di loro hanno intercettato e tradotto per prime le grandi voci internazionali. Lette, ascoltate, sostenute o criticate dai loro illustri colleghi e amici, all’ultimo momento sono state comunque rimosse. Questa costellazione non è stata visibile nel suo disegno d’insieme, non ha potuto orientare la rotta. È tempo di guardarla brillare, accoglierla come tradizione, riconoscerne la traiettoria e una nuova, più ampia narrazione. Leggerle finalmente insieme è necessario, non perché debbano essere relegate in un canone di genere, ma perché fino ad ora raramente abbiamo avuto la possibilità di farlo. Questo libro muove dall’idea che l’assenza di uno sguardo complessivo si ripercuota sulla poesia contemporanea e sulla permanenza di un pregiudizio da decostruire.
Nomi celebri e vicende da riscoprire, in un secolo che non è stato ancora interpretato fino in fondo e che parla con sorprendente vicinanza al presente. Le poetesse del Novecento hanno dato voce alle donne. Questa selezione d’autore ne intercetta la storia, la lingua, la visione e il discorso corale.
Notes biographiques
Isabella Leardini è nata a Rimini nel 1978. Ha pubblicato i libri di poesia La coinquilina scalza (Niebo/La vita felice 2004), Una stagione d’aria (Donzelli, 2017) e il saggio Domare il drago (Mondadori, 2018).
Insegna Scrittura creativa all’Accademia di Belle Arti di Venezia.
Dirige il Centro di Poesia Contemporanea dell’Università di Bologna e cura le collane di poesia Vallecchi Firenze.