Volontà, destino, linguaggio

Filosofia e storia dell'occidente
An :
2017
ISBN:
9788878852426
DRM:
Social DRM

8,99 €


Description

La filosofia è sorta con un atto di divisione che ha separato ciò che sta, immutabile e incontrovertibile, da ciò che da questo essere è retto, ovvero con la divisione, celeberrima, tra essere e apparenza. Il mondo dell’apparenza, interpretato come luogo del divenire, ha assunto i tratti del non essere, imponendo ai filosofi l’esigenza di mettere in relazione il non essere con l’essere, ovvero di trovare una compatibilità tra contraddittori.
La soluzione severiniana, che è qui ripercorsa in 6 dense lezioni, ha il pregio della semplicità e il rigore di un ferreo argomentare logico. Egli nega al divenire l’evidenza fenomenologica che comunemente gli si attribuisce. È certamente vero che i fenomeni entrino ed escano dalla percezione della coscienza mortale, ma senza che questo debba essere attribuito a un loro presunto divenire. Che l’apparenza sia il luogo del divenire è piuttosto un modo filosofico per rendere ragione dell’apparire dell’apparenza.
Su queste basi la proposta di Severino offre un superamento del dualismo essere-apparenza e aiuta a leggere l’apparenza in manifestazione necessaria ed eterna dell’essere.


Notes biographiques

<p>Uno dei più noti filosofi italiani. Tra le sue numerosissime pubblicazioni ricordiamo <em>Gli abitatori del tempo</em>, Armando; <em>Essenza del nichilismo</em>; <em>Legge e caso</em>; <em>Destino della necessità</em>;<em> L´intima mano</em> tutte per i tipi di Adelphi.</p>
<p>Filosofo e uomo politico italiano. Laureatosi in Filosofia teoretica con L. Pareyson nel 1967, ha insegnato presso le università di Torino, Roma “Tor Vergata” e del Piemonte Orientale, dove dal 2005 è direttore del Dipartimento di Studi Umanistici. Dopo aver soggiornato a lungo in Germania (Monaco, Friburgo, Berlino), dal 2001 al 2003 ha diretto l’Istituto italiano di cultura a Berlino. Nel 2006 ha fondato la Scuola di Alta Formazione Filosofica (SdAFF) di cui è direttore. È presidente dell’Associazione Italiana per gli Studi di Filosofia e Teologia (AISFET) e membro del direttivo nazionale della Società Filosofica Italiana (SFI), nonché Senior Fellow del Collegium Budapest. Ha tenuto conferenze nelle principali università italiane e straniere e ha all’attivo numerose pubblicazioni su studi di carattere storiografico, tra queste si ricordano <em>Schiller: la totalità interrotta</em> (1982), <em>Modernità e memoria</em> (1987), <em>Nonostante il soggetto</em> (1995), <em>Il presente possibile</em> (2005), <em>La verità del sentimento </em>(2008). Tra i numerosi libri che ha curato si ricorda <em>Filosofia dell’avvenire</em> (2010).</p>

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