Description
"Queste pagine si potrebbero denire semplici prose in cui si è voluto dire qualcosa sulla dipendenza dalla scrittura e provare a fornire un ritratto di alcuni grandi uomini, raccontando i loro libri. Se proprio gli si dovesse richiedere una denizione, l'autore direbbe che questo è il suo esame di coscienza"
"Perdono tutti e a tutti chiedo perdono. Va bene? Non fate troppi pettegolezzi". È l'ultima storia scritta da Cesare Pavese su un pezzo di carta, prima di lasciare i suoi lettori, la sua vita, i suoi libri. Il saggio di Paolin parte da questo nale per raccontare un inizio. Anzi, quattro inizi. Seguendo l'auspicio di Pavese l'autore mette in cortocircuito le esistenze di quattro scrittori torinesi: Emilio Salgari, Franco Lucentini, Primo Levi e lo stesso Pavese che hanno vissuto al servizio della scrittura. Demetrio Paolin incrocia le opere e i luoghi dove hanno vissuto, meditato, amato; restituisce le loro parole no a doversene liberare per regalarle agli altri, a noi. Non
fate troppi pettegolezzi è una passeggiata narrativa che riette sull'arte, sulla ricerca della propria voce e sullo scrivere senza mettere nessuno in cattedra ma mescolando gli sguardi agli squarci biograci, dove il racconto dell'Io si amalgama con quello di tutti noi che amiamo leggere e, forse per questo, dipendiamo dalle parole, dalla scrittura.