Description
Le conquiste della tecnica e una certa meccanizzazione dell’esistenza hanno condotto a esaltare la tecnologia come esempio di razionalità perfetta, oggettiva e priva di errore. Ma la ragione della macchina è diversa dalla ragione umana, e pensare che il progresso tecnologico non riguardi anche la sfera spirituale significa aver capito ben poco della ricchezza presente nell’animo di ogni individuo. Soltanto in nome di una ragione liberata da questo equivoco è possibile riappropriarsi della fonte stessa di tale ricchezza: l’amore, l’unico elemento in grado di ricomporre la frattura che ha separato ragione ed emozione e di restituire senso a una tecnologia altrimenti senza scopo e significato. Ed è proprio questa la sfida nella quale, secondo Mumford, si gioca il destino dell’uomo moderno e in definitiva della nostra specie. LEWIS MUMFORD (1895–1990) è stato tra gli intellettuali più versatili ed eclettici del Novecento. Noto soprattutto per i suoi scritti di urbanistica e architettura, si occupò anche di sociologia, filosofia e letteratura, esaminando con un approccio interdisciplinare e mai scontato il rapporto tra l’uomo moderno e la tecnologia. I suoi scritti hanno esercitato una profonda influenza su alcuni dei principali osservatori della società contemporanea, tra cui Herbert Marcuse, Marshall McLuhan e Thomas Merton.