Description
«“L’allenatore” di Salvatore Bruno non ha precedenti: impossibile trovargli un albero genealogico. Letterariamente, lo si direbbe un orfano, non proviene che da se stesso». Così Cesare Garboli presentava uno dei romanzi più sorprendenti e anticonformisti degli anni Sessanta. Il protagonista, alter-ego dell’autore, è attanagliato da un fuoco d’amore che non riesce a estinguere se non a costo della propria integrità fisica e mentale. Il bersaglio di questa offensiva del cuore è femminile, ma non è una donna: è la Juventus, la squadra che assorbe e risolve interamente il mondo del Narratore. Il boom economico, le “magnifiche sorti e progressive” della società civile e di quella letteraria vengono smascherate da Bruno in un potente corpo a corpo linguistico, che attraversa i registri del lirico (come nella descrizione del gol dello juventino Praest), del comico e del grottesco. Un antiromanzo sul calcio e sull’amore. La nota introduttiva di Massimo Raffaeli e una “Breve storia di Salvatore Bruno” di Daniele Greco aiutano il lettore a riscoprire questo capolavoro.