Description
Nell’immaginario collettivo, nella letteratura e, ovviamente, nella produzione cinematografica e mediale, il robot ricopre tutt’oggi un ruolo piuttosto significativo. L’automa, il mostro metà umano e metà meccanico, il cyborg, gli umanoidi, gli androidi e le differenti forme di automazione e di intelligenza che si relazionano con gli uomini sono le declinazioni più comuni e fortunate che il mondo della Science Fiction ha saputo creare e raccontare.
In altro campo, l’ingegneria robotica ha ormai intrapreso la strada per lo sviluppo, anche su larga scala, di sistemi robotizzati da inserire nel nostro quotidiano. In questo senso, si possono individuare robot sviluppati per un determinato scopo (sia professionale sia d’intrattenimento) e macchine in grado di esistere e di costruire con l’umano un rapporto sempre più simile a quello che si potrebbe avere tra gruppi di amici. Così, l’immaginario della Science Fiction, spesso orientato a fornire letture distopiche della tecnologia e dell’automa, è affiancato dalla produzione di una robotica capace di collaborare con l’uomo per farci esperire il mondo che ci circonda.
Il volume muove dal desiderio di introdurre euristicamente il robot come medium, secondo alcune categorie epistemiche degli studi sui media e sull’audiovisivo, chiedendosi altresì se non sia possibile ipotizzare una sua natura di dispositivo (di trasmissione, visione, registrazione, inscrizione, soggettivizzazione). Con lo scopo di offrire una lettura mediologica della robotica, i contributi qui raccolti presentano differenti declinazioni (dall’archeologia e dall’antropologia dei media a letture neuro-cognitive; da elementi di teoria del film e di cultura visuale al dialogo tra le arti e l’automazione; dal ritorno, prepotente e indispensabile, dell’immaginario all’impiego della macchina nei settori produttivi della società) fornendo un’analisi di ampio respiro e nuovi spunti di riflessione sul processo evolutivo che l’uomo può vivere relazionandosi e rispecchiandosi in un suo simile tecnologico, meccanico e sempre più orientato a sentire empaticamente la presenza dell’umano al suo fianco.
Con i contributi di (in ordine alfabetico): Nicolas Bilchi, Anna Bisogno, Diego Cavallotti, Matthew Crippen, Lorenzo Denicolai, Ruggero Eugeni, Giacomo Nencioni, Francesco Parisi, Maria Teresa Soldani, Mario Tirino.
Notes biographiques
Lorenzo Denicolai insegna Antropologia dei media e Metodologie della comunicazione audio-visuale’ presso l’Università degli Studi di Torino. Si occupa di media audiovisivi, media literacy e robotica. È membro del Centro Interdipartimentale di Ricerca “CinEduMedia“ e del Laboratorio di simulazione del comportamento e robotica educativa “Luciano Gallino“. Dal 2015 coordina un progetto di comunicazione audiovisiva con persone afasiche.
Con i contributi di Davide Steccanella, Stefano Radice, Max Guareschi, Juri di Molfetta, Nicolò Rondinelli, Domenico Mungo, Enrico Astolfi , Duka, Angelo Petrella, Francesco Berlingieri, Andrea Ferreri, Marco De Rose, Giuseppe Ranieri, Bruno Barba