Description
Ci avevano detto che eravamo stati bravi, che bastava seguire le regole e sarebbe andato tutto bene, si parlava di “modello Italia”. Invece no: non siamo stati bravi, le regole erano sbagliate, l’Italia è semmai il modello di ciò che non si deve fare e tutto è andato male, anzi, malissimo. Come è possibile che i paesi più ricchi e progrediti dell’Occidente abbiano avuto più morti del Terzo Mondo? Cosa hanno fatto di diverso i paesi avanzati dell’Asia e dell’Oceania per aver messo il virus sotto controllo in breve tempo e con danni limitati? E perché l’Europa e l’OMS hanno fatto di tutto per nascondere i loro successi anziché imitarli? A queste inquietanti domande rispondono i saggi qui raccolti, originariamente pubblicati sul sito della Fondazione David Hume diretta da Luca Ricolfi: non solo per capire gli errori commessi, ma soprattutto per non ripeterli quando dovremo affrontare problemi ben più gravi come quelli ecologici, che potrebbero portare alla fine della nostra civiltà.
Notes biographiques
Paolo Musso (Roma, 1964) è docente di Filosofia della Scienza presso l’Università dell’Insubria di Varese e visiting professor di Epistemología presso la Universidad Católica Sedes Sapientiae di Lima in Perù, dopo aver insegnato Filosofia della Natura presso la Pontificia Università Urbaniana e la Pontificia Università della Santa Croce di Roma. È inoltre membro del SETI Permanent Study Group per la ricerca della vita nel cosmo nell’ambito della International Academy of Astronautics, il massimo organismo mondiale nel campo delle scienze spaziali. Ha pubblicato 4 libri (Rom Harré e il problema del realismo scientifico; Filosofia del caos; Convivere con la bomba. Dalla bioetica alla biopolitica; Forme dell’epistemologia contemporanea) e una quarantina di articoli di filosofia della scienza, oltre al libro di poesie Le mezzanotti e a più di cento articoli giornalistici, collaborando tra l’altro con i quotidiani "Avvenire" e "La Repubblica".
Silvia Milone lavora come giornalista del quotidiano varesino “La Prealpina” ed è dottoranda in Diritto e Scienze Umane all’Università degli Studi dell’Insubria.