Description
Che cosa significa pensare l’Europa a partire dalla sua assenza originaria? E che cosa comporta raccontarla al di là delle definizioni di identità e di appartenenza? A queste domande rispondono con le loro provocazioni, e non senza ironia, i tre saggi narrativi di Yoko Tawada presentati in questo volume, nei quali l’Europa si rivela terra di Babele, ignara d’ogni frontiera linguistica e culturale. Con la sua scrittura sempre straniera, mossa dalla curiosità e dal desiderio, Tawada si mette alla ricerca delle tracce nascoste dell’Europa, ne interroga la fisionomia, persino l’inesistenza, la osserva ora con un paio di occhiali giapponesi, ora con lo sguardo trasognato della fiaba, e intanto compone il ritratto inedito di un continente assai più vasto e più libero di quanto i suoi presunti confini vogliano credere.
Notes biographiques
Yoko Tawada è una delle scrittrici più sperimentali e nomadi della letteratura tedesca contemporanea; scrive in giapponese e in tedesco, unendo spesso le due lingue anche nei libri pubblicati in Germania. Ha ricevuto importanti premi letterari nei vari paesi del mondo. In Italia sono apparsi i romanzi Il bagno (2003) e Memorie di un’orsa polare (2017).