Description
Il consenso liberista si è incrinato sotto i colpi del sempre più evidente degrado economico e sociale da esso provocato. Eppure, l’ingombrante cadavere della sinistra della “modernità” e delle “riforme” continua ad appestare la scena politica europea. Cosa impedisce la rinascita di una sinistra capace di ricollocare al centro della propria azione le grandi questioni economiche e di classe, consapevole che al potere del denaro può contrapporsi solo quello dello Stato-nazione?
Barba e Pivetti sostengono che, per rimettersi in cammino, le forze autenticamente progressiste non dovrebbero affrontare l’ignoto, quanto piuttosto superare un’inerzia culturale, la generale subalternità nei confronti delle idee dominanti. Nella scoraggiante condizione di debolezza politica in cui oggi versano i salariati e i ceti popolari, una sinistra di classe avrebbe il non trascurabile vantaggio di non doversi inventare nulla: si tratterebbe di riprendere le fila di quanto di meglio la civiltà europea sia riuscita a realizzare nel secondo dopoguerra.
Notes biographiques
Aldo Barba è professore associato di Politica economica all’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. I suoi lavori vertono su questioni di politica economica, distribuzione del reddito e indebitamento pubblico e privato. Per Meltemi ha pubblicato Il lavoro importato (con M. Pivetti, 2019).
Massimo Pivetti è stato professore ordinario di Economia politica alla “Sapienza” Università di Roma, dopo aver insegnato nelle università di Pavia, Modena e Napoli. È autore di opere di teoria della distribuzione del reddito, di economia internazionale e di politica monetaria.