Description
Dopo aver studiato nei primi due volumi l’astrologia e le scienze occulte, poi il Dio cosmico, l’Autore dedica alle dottrine dell’anima un volume non meno importante e non meno erudito dei precedenti. Si resta stupiti dal duro lavoro, dalla sapienza e dall’ingegno messi in opera in quello che, per generazioni, sarà il complemento indispensabile di qualsiasi lettura degli scritti ermetici. Festugière continua la sua ammirevole esposizione delle dottrine ermetiche, estendendo la sua indagine, come in precedenza, fino a coprire o toccare altre idee filosofiche e religiose della stessa epoca. La parte principale del libro segue un piano semplice e adeguato. Un capitolo introduttivo delinea l’argomento e sottolinea la differenza tra gli scrittori filosofici e semi-filosofici e l’Ermetismo, con il suo ritorno ai miti di cui la filosofia si era presto sbarazzata e, nella misura in cui è platonico, al periodo intermedio del maestro Platone (Fedone), allorquando egli dava pieno sfogo alla sua immaginazione mistica. Segue una discussione sull’origine celeste dell’anima, come insegnata nei loro diversi modi dai filosofi e dagli Ermetisti; dopo, il capitolo II sulla caduta dell’anima nel mondo materiale; quindi, il capitolo III sulle sue esperienze nell’incarnazione e, infine, una disquisizione (capitolo IV) sull’escatologia dell’Ermetismo e sugli altri movimenti che la illuminano. A conclusione, un paio di appendici utilissime: l’Autore traduce il trattato di Giamblico sull’anima, per quanto può essere recuperato dai suoi grandi estratti in Stobeo, e il malconcio saggio di Porfirio sull’animazione dell’embrione, il primo accompagnato da lunghe ed eccellenti note esplicative e il secondo da un commento molto più breve.
Notes biographiques
André-Jean Festugière (1898-1982) è stato uno dei maggiori studiosi dell’ermetismo e del neoplatonismo. Curatore con A.D. Nock dell’edizione critica del Corpus Hermeticum (1945 e 1954), ha pubblicato in seguito l’imponente studio La révélation d’Hermès Trismégiste (1944-1954) in cui l’ermetismo viene messo a confronto con i grandi temi della filosofia neoplatonica. Tra le sue opere ricordiamo le monografie dedicate a Platone ed Epicuro, le ampie sillogi di studi sulla religione e la filosofia greca, nonché la traduzione del commento al Timeo di Proclo.
Moreno Neri ha curato, commentato e tradotto (dall’inglese, dal francese e dal greco antico) opere su Pletone, sul Tempio Malatestiano e su Sigismondo Pandolfo Malatesta, uno dei patroni della rinascenza neoplatonica. Ha curato: Commento al sogno di Scipione di Macrobio (2007), Trattato delle virtù di Giorgio Gemisto Pletone (2010), Dialoghi per Massoni di Gotthold Ephraim Lessing e Johann Gottfried Herder (2014). Ha pubblicato inoltre In cerca di Ipazia (2016).