Description
Il Discorso sopra lo stato presente dei costumi degl’Italiani è un’appassionata riflessione sulla mentalità, il carattere e la moralità della società italiana. Dall’osservatorio privilegiato della sua solitudine recanatese, Leopardi guarda ai suoi contemporanei per smascherarne vizi e limiti. Eppure questo testo, scritto tra la primavera e l’estate del 1824, sembra profeticamente parlare dell’oggi. Lucido e impietoso, disincantato, il ritratto che ne emerge degli italiani, nel progressivo tramonto di ogni illusione e grandezza, con sullo sfondo, a specchio, le altre nazioni europee, “con più vita” e “con più società” rispetto al nostro paese, della cui anomalia forse davvero è meglio “ridersi”, come fanno gli italiani stessi. A meno di non ricorrere all’“immaginazione”, superando ogni individualismo e sfiducia nel presente, per aprire a diverse speranze e prospettive, a una rinnovata civiltà.
La nuova edizione di un classico del pensiero, con un ampio commento di Vincenzo Guarracino che mette in luce le intuizioni profetiche che fanno dell’opera di Leopardi un testo utile per capire gli italiani ancora oggi.
Notes biographiques
Vincenzo Guarracino è poeta, critico letterario e d’arte e traduttore. Tra le sue opere ricordiamo le raccolte di poesie Gli gnomi del verso (1979), Dieci inverni (1989) e Una visione elementare (2005); le traduzioni Carmi di Catullo (1986), Versi aurei di Pitagora (1988), Lirici greci (1991), Poeti latini (1993), Poema sulla Natura di Parmenide (2006), Poeti greci (2011), Poeti cristiani latini (2017). Per quanto riguarda Leopardi, ha curato l’edizione dell’Appressamento della morte (1993), il Diario del primo amore e altri scritti autobiografici (1998), le antologie Infinito Leopardi (1999), Il verso all’infinito. L’idillio leopardiano e i poeti italiani alla fine del Millennio (1999), Interminati spazi sovrumani silenzi. Un infinito commento: critici, filosofi e scrittori alla ricerca dell’Infinito di Leopardi (2001), l’antologia Caro Giacomo. Poeti e Pittori per Giacomo Leopardi (1998), Giacomo Leopardi. Canti e Pensieri (2005) e il carteggio con Antonio Ranieri Addio, anima mia (2003).