Description
Lo sviluppo dell’arte occidentale è stato profondamente condizionato dalla nuova presenza, a partire dal XIX secolo, degli ebrei nel mondo dell’arte e, in seguito, dal pensiero estetologico ebraico. Mario Costa sostiene che la penetrazione della riflessione e delle esigenze religiose ebraiche nelle vicende dell’arte occidentale ha portato sì all’attuale situazione di caos e di deperimento dell’arte, ma ha posto, a un tempo, le premesse per un nuovo cominciamento dell’estetico nella direzione di quello che, trent’anni fa, l’autore ha chiamato sublime tecnologico.
Notes biographiques
Mario Costa è stato Professore ordinario di Estetica all’Università di Salerno. Alcuni suoi libri, ben noti in Italia e all’estero, hanno dato l’avvio a un dibattito internazionale sulle trasformazioni indotte dalle nuove tecnologie nell’arte e nell’estetica. Per Mimesis ha pubblicato L’uomo fuori di sé (2018).