Description
Nei giorni in cui l’ultima coda dell’estate lascia la Sardegna orientale, a Telévras una bambina di dieci anni sparisce nel nulla. Non parla, teme il latrato dei cani e le urla degli uomini, ed è nera, come i suoi genitori, venditori ambulanti di passaggio in terra sarda. Tutta la comunità si stringe solidale alla famiglia nelle ricerche: dal maresciallo Ettore Tigàssu al mitico centenario Aedo Pistis, fino agli sgangherati avventori della mescita del paese, devoti al vino Cannonau. Un microcosmo a cui il lettore avrà accesso a poco a poco insieme al personaggio dello “straniero”, al suo primo incontro (e scontro) culturale con la gente del posto: Ferruccio, milanese, che ha finito di scontare ventisei anni di prigione e deve riprendere confidenza con il mondo. Nel nuovo romanzo di Gesuino Némus ambientato nella immaginaria - e ormai leggendaria - Telévras, nel cuore dell’Ogliastra, il mistero si dipana percorrendo vie mai battute, itinerari irrazionali, in un baccanale di cibo, vino, gioia di vivere e tradizioni sacrileghe.
Notes biographiques
Nato in Sardegna in un piccolo paese dell’entroterra sardo dell’Ogliastra. Con il suo romanzo d’esordio, La teologia del cinghiale (Elliot, 2015) ha vinto il Premio Campiello Opera Prima e il Premio Selezione Bancarella 2016.