Description
Questa è una storia che se non sei di queste parti, mica la conosci, successa sopra a una terra in cui, se non hai parenti o amici, mica ci vieni. Una storia sconosciuta successa in una terra sconosciuta. Primavera del 1944, Italia centrale: dopo lo sfondamento da parte degli Alleati della linea di Montecassino, ultimo baluardo tedesco, la guerra è apparentemente finita e l’Italia è libera, ma per le popolazioni delle campagne tra Lazio e Abruzzo cominciano i giorni più terribili. L’altra faccia della Liberazione è la storia di un piccolo paese della Ciociaria e di un pastore abituato alla faticosa vita contadina, che viene sconvolta proprio quando la guerra sembra finita. Alle truppe marocchine aggregate agli Alleati viene infatti promesso, in caso di conquista delle posizioni tedesche, il “diritto di preda” contro la popolazione civile. Cinquanta ore di carta bianca, cinquanta ore in cui possono razziare tutto quello che trovano: oro, case, vino, bestie, donne. Gli incursori riescono nel loro compito e pretendono la loro ricompensa, lasciando dietro di sé una scia di violenza che segnerà per sempre le vittime e i testimoni increduli di quei fatti. I personaggi di queste pagine ricostruiscono una storia dimenticata, ciascuno con la sua voce e il suo carico di ricordi, in una testimonianza civile contro l’insensatezza di ogni violenza.
Notes biographiques
Simone Cristicchi nasce a Roma nel 1977, è cantautore, scrittore e attore. Ha pubblicato diversi album di successo e ha vinto il Festival di Sanremo nel 2007 con la canzone Ti regalerò una rosa. Nel 2006 porta in scena lo spettacolo tra teatro e canzone Centro di igiene mentale, dedicato ai pazienti psichiatrici. Nel 2010 debutta con lo spettacolo Li Romani in Russia a cui segue nel 2012 Mio nonno è morto in guerra, entrambi dedicati alla seconda guerra mondiale. Il 2013 è la volta di Magazzino 18, co-prodotto da Promo Music e Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, incentrato sulla storia dell’esodo degli istriani, fiumani, dalmati e giuliani. Dal 2017 è il direttore del Teatro Stabile d’Abruzzo. Tra i suoi riconoscimenti, la Targa Tenco 2006 per la migliore opera prima, il Premio della Critica Mia Martini al Festival di Sanremo 2007 e il Premio Amnesty Italia 2011.
Ariele Vincenti nasce a Roma nel 1977, è attore, autore e regista teatrale. Laureato in Dams, si forma nella scuola di recitazione Teatro Azione. Dal 2002 recita in circa 70 spettacoli, molti dei quali con tournée nazionali. Nel 2015 è attore e co-autore di Cose popolari, spettacolo che racconta la vita delle case popolari, denunciando le ingiustizie che le circondano. Nel 2016 debutta con il suo primo monologo, Marocchinate, scritto insieme a Simone Cristicchi, con la regia di Nicola Pistoia, prodotto da Corvino Produzioni. Come regista e co-autore mette in scena Storie bastarde, raccontando la periferia di Ostia degli anni ’80. Nel 2018 conduce un laboratorio presso il carcere di Pescara, mettendo in scena insieme a dodici detenuti lo spettacolo Dalle sbarre alle stelle, prodotto dal Teatro Stabile d’Abruzzo. Nel 2019 è attore, autore e regista, di Ago capitano silenzioso, dedicato ad Agostino Di Bartolomei.