Description
Questo libro vuole essere un utile viatico per chiunque desideri addentrarsi lungo i sentieri affascinanti del “cinema delle origini”, per imparare a conoscere la prima epoca di vita della storia del cinema. Attraverso l’analisi di The Great Train Robbery, realizzato nel 1903 da Edwin S. Porter, rintraccia le catarreristiche principali di un periodo
appassionato e avventuroso, profondamente diverso dal cinema che conosciamo oggi. E lo fa addentrandosi nei segreti del successo di un piccolo grande film, che seppe miscelare sapientemente i temi rappresentati, oltre ad alcune audaci novità nella messa in scena di più azioni simultanee. The Great Train Robbery, infatti, riuscì a unire la
spettacolarità dei più arditi procedimenti narrativi del suo tempo al mito popolare per eccellenza della storia americana, quello del “selvaggio West” (wild West), o “lontano West” (far West), facendo presa su un numero di spettatori molto alto anche al di fuori degli Stati Uniti. E seppe sfruttare il contesto iconografico e narrativo maggiormente in voga del tempo – la ferrovia, gli assalti a un treno, le sparatorie e gli inseguimenti spericolati – mettendo il tutto, fra l’altro, al servizio del film western come genere.
Notes biographiques
Elena Dagrada insegna presso l’Università degli Studi di Milano. Ha fatto parte del comitato direttivo di Domitor, Associazione Internazionale che promuove la ricerca sul cinema delle origini, per cui ha scritto la seconda edizione dell’International Bibliography on Early Cinema (1995). Fra i suoi ultimi libri: Le varianti trasparenti. I film con Ingrid Bergman di Roberto Rossellini ([2005] 2a edizione accresciuta 2008); Between the Eye and the World. The Emergence of the Point-of-View Shot (2012).