Description
Edizione integrale
Introduzione di Aldo Venturelli
Traduzione di Silvia Bortoli Cappelletto
Il racconto della propria vita per accumulo di simboli ed enigmi filosofici, l’autobiografia di un pensiero più che di un pensatore come opera ultima e ultima provocazione al lettore.
Questo e molto altro è Ecce Homo. È anche, per esempio, un attacco al cristianesimo e allo spirito tedesco (e alla politica del Reich) più sferzante dei precedenti, tanto da valergli la nomea di pamphlet antitedesco. La mancanza di un decorso cronologico del racconto, l’organizzazione attorno a nuclei problematici (come accortezza, saggezza, scrittura ecc.), la scarsa presenza di “fatti” biografici, indicano come la narrazione nasca da un’opera di astrazione e di consapevole strutturazione del suo significato. Scritto a Torino nell’autunno del 1888, in uno stato di esaltazione e di energia, alla vigilia della definitiva caduta nella follia dei primi giorni del 1889, non appare dunque il frutto di una mente malata, ma un’affermazione suprema di vita maturata in una poderosa tensione intellettuale e psichica. L’ennesima irrisolvibile sfida posta dal pensiero nietzscheano.
Friedrich Wilhelm Nietzsche
nacque a Röcken, in Germania, nel 1844, e morì a Weimar nel 1900. Appassionato di musica, compì i suoi primi studi nel campo della filologia classica, pubblicando nel 1872 La nascita della tragedia dallo spirito della musica. Le sue opere esercitano ancora oggi una profonda influenza sul pensiero filosofico occidentale. La Newton Compton ha pubblicato Aurora, Genealogia della morale, Umano troppo umano, Così parlò Zarathustra, Al di là del bene e del male, Crepuscolo degli idoli, L’Anticristo, Ecce homo e la raccolta Le grandi opere.