Description
Un viaggio nel mondo del vino che ha scalato le classifiche
delle guide. Il libro del riscatto di ciò che il futurista Marinetti
chiamava «carburante nazionale». Sommelier, enologi e
cosiddetti esperti nei tempi passati hanno letteralmente
massacrato il Lambrusco, definendolo tutto tranne che un
vino, etichettandolo vergognosamente persino come «Coca
Cola d’uva».
Oggi il Lambrusco si è preso la sua rivincita, diventando il
rosso italiano più venduto nel mondo. Conosciuto e
apprezzato dal tempo dei Romani, è stato necessario attendere
fino al XVIII secolo perché acquistasse le caratteristiche
grazie alle quali è noto in tutto il mondo.
Quello che si beve oggi è un vino fresco e fruttato, di basso tenore alcolico, i cui aspetti organolettici
sono esaltati e armonizzati dalla principale caratteristica: quella di essere naturalmente frizzante. Il
libro di Sandro Bellei ne racconta finalmente la storia, la tecnica di produzione, le citazioni d’autore e
tutte le osservazioni che un tempo erano considerate eresie, mentre ora sono unanimemente accettate.
Confermando una volta di più che aveva ragione Ennio Flaiano, quando diceva che gli italiani sono
sempre pronti ad andare in soccorso del vincitore.
Notes biographiques
Sandro Bellei, classe 1941, è modenese, giornalista e scrittore. Ha lavorato per «Il Resto del Carlino»,
«L’Avvenire d’Italia», «Stadio», «Il Giorno», «La Stampa» e «Il secolo XIX». È stato capo servizio della
«Gazzetta di Modena». S'interessa da molti anni di storia e tradizioni locali, di dialetto e di antropologia
gastronomica. La sua bibliografia comprende oltre settanta titoli. È socio del Lions Club e dell’Accademia
Italiana della Cucina, che l'ha chiamato a far parte del Comitato studi nazionale "F. Marenghi". Appartiene a
molte confraternite enogastronomiche. Ha tenuto lezioni di storia della gastronomia per istituti alberghieri e
corsi per conto di Confesercenti, Ascom, Coop e Conad. Ha vinto premi letterari, a Castelnuovo Magra (Sp)e
Isernia, per la divulgazione attraverso i suoi scritti dei prodotti dell’enogastronomia italiana.
L'Accademia italiana della cucina gli ha conferito il prestigioso Premio Nuvoletti per la valorizzazione
della buona tavola tradizionale regionale.