Description
L’11 ottobre 2014, durante la semifinale dei Mondiali di volley femminile, mezza Italia si è letteralmente innamorata della squadra di pallavolo: merito di campionesse come la "pantera" Diouf, la giovanissima Chirichella, l'esperta Piccinini, che si sono guadagnate sul campo il titolo di star del mondo dello sport attuale. Al timone di questa formazione c'è un uomo di cinquantuno anni, romagnolo di nascita, ex paracadutista, la faccia di uno che non molla mai. Si chiama Marco Bonitta, e se non proprio una star, è diventato un personaggio molto popolare. Il ct più famoso d’Italia racconta se stesso e la lunga avventura con la squadra azzurra, la sua storia fatta di grandi successi, delusioni brucianti e riscosse clamorose. Primo e unico ct italiano a vincere un campionato mondiale sotto rete, nel 2002 a Berlino, è passato dall'altare alla polvere e ritorno, ha conosciuto la rabbia e il perdono, non soltanto sul campo da pallavolo. È salito sul tetto del mondo, ma poi è caduto dalla sua panchina per volere delle sue stesse giocatrici. Si è rimesso in discussione, ripartendo dal basso per arrivare a essere richiamato a furor di popolo alla guida dell'Italia. Con la forza del dialogo, del rispetto, dell’autocritica, Bonitta ha saputo riallacciare un rapporto forte, rilanciarsi e costruire il miracolo degli ultimi Mondiali. Perché dopo la sconfitta con la Cina, prima della finale per il terzo posto, quando le ragazze del volley e il loro allenatore sono entrati in campo, dagli spalti del Forum Assago è partita una vera ovazione. «Mi sono dovuto addirittura fermare perché la gente mi chiamava, per rispondere al loro tifo» racconta Bonitta, «e questo, per un Paese di cui conosciamo bene la mentalità non solo sportiva, è davvero un "miracolo italiano"». Una vicenda di passione e volontà, caduta e riscatto. Per gli appassionati di sport, per i lettori che amano le storie di vita, per le bambine e le ragazze di oggi, le campionesse di domani.
Notes biographiques
Marco Bonitta, classe 1963, ravennate, è il commissario tecnico della nazionale italiana femminile di pallavolo con la quale ha vinto il campionato del mondo nel 2002, due medaglie d’argento negli Europei e il quarto posto nel mondiale del 2014. Ha allenato anche le squadre di Ravenna, Bergamo, Cavriago, la nazionale femminile polacca e quella juniores italiana, con cui ha vinto il titolo europeo.
Doriano Rabotti, sassolese, nato nel 1970, è giornalista e blogger. Scrive per "Il Resto del Carlino" dal 1986, in particolare di sport e cultura. Cura il blog di pallavolo e varie umanità "Oltre la rete". Laureato in lingue, ha creato insieme al padre Savino il sito "La voce del Tassobio".