Description
«Né il Sole né la morte né il xx secolo si possono guardare fissamente». Equiparandolo a ciò di cui – secondo una celebre massima di La Rochefoucauld – sarebbe impossibile sostenere la vista, Peter Sloterdijk non pronuncia affatto una sentenza inappellabile sul Novecento. Piuttosto chiama in causa la debolezza di sguardo di chi continua ad applicargli, per cristallizzarne il senso sfuggente, etichette compendiarie come «età dei totalitarismi», «secolo breve», «era atomica» e infine, a celebrare l’affaccio sul nuovo millennio, «globalizzazione». Ricondurre il secolo passato all’archivio delle sue efferatezze o alla preminenza di un principio politico o economico significa abdicare alle finalità conoscitive a cui si ambiva, e cadere preda di quel riduzionismo che Sloterdijk giudica tra i più virulenti contagi novecenteschi, tutt’altro che debellati. Il «fondamentalismo della semplificazione» ha ingaggiato allora una gigantomachia con l’emergente logica della complessità. Dalla metafisica della pesantezza, e dalla sua alleanza con forze o valori che stanno in basso, alla radice, accreditati di una realtà più vera e ritenuti bisognosi di espressione, ha cercato di fuggire l’ontologia dello sgravio, alla quale Sloterdijk aderisce con passione antigravitazionale. La critica che muove alla ragione estremistica e profetica e al «radicalismo» che etimologicamente la sostiene non è soltanto la risposta filosofico-politica al quesito sull’essenza di un’epoca: è un allargamento di campo all’intera storia della civiltà occidentale, e all’altro logos, mobile e strategico, che ha in Odisseo il paradigmatico eroe cognitivo e nella sua educazione per mare la scena primaria della «svolta oceanica» da cui cinquecento anni fa prese avvio la globalizzazione.
Notes biographiques
Peter Sloterdijk, tra i maggiori filosofi tedeschi contemporanei, ha insegnato Filosofia e Teoria dei media presso la Hochschule für Gestaltung di Karlsruhe, di cui è stato anche rettore (2001-15). È stato visiting professor in numerosi atenei e istituzioni, tra cui il Bard College di New York, il Collège International de Philosophie di Parigi e la Eidgenössische Technische Hochschule di Zurigo. Nel 2017 l’Università di Roma Tre gli ha conferito la laurea honoris causa in Scienze filosofiche. Tra i saggi in traduzione italiana: Non siamo ancora stati salvati. Saggi dopo Heidegger (2004), Il mondo dentro il capitale (2006), Terrore nell’aria (2007), Ira e tempo. Saggio politico-psicologico (2007), Il furore di Dio. Sul conflitto dei tre monoteismi (2008), Critica della ragion cinica (2013), la trilogia Sfere, I: Bolle, II: Globi, III: Schiume (2014-15), Il Dio invisibile. Le radici religiose del nostro rapporto con il denaro (con Thomas Macho, 2016) e L’imperativo estetico. Scritti sull’arte (2017). Presso Bollati Boringhieri è apparso Cosa è successo nel XX secolo? (2017)