Description
Sono trascorsi quarant'anni dalla morte di Pasolini e forse è venuto il momento di fare con lui quello che il Corvo consigliava a Totò e Ninetto in Uccellacci e uccellini: i maestri si mangiano in salsa piccante. Per digerirli meglio, ingerendo il loro sapere e la loro forza. Andare oltre Pasolini con Pasolini: è quello che si propone Marco Belpoliti nel suo saggio. Partendo dal primo processo, nel 1949, in Friuli, per atti osceni in luogo pubblico e corruzione di minore, passando attraverso la rilettura degli Scritti corsari e delle Lettere luterane, e attraverso l’analisi dei nudi del poeta scattati nel 1975 da Dino Pedriali e le foto inedite di Ugo Mulas sul set di Teorema, sino ad arrivare alla pubblicazione postuma di Petrolio, Belpoliti mostra come la cultura italiana abbia sempre rifiutato l’omosessualità di Pasolini, come non abbia compreso che questa è la radice della sua critica alla «mutazione antropologica», e come oggi si cerchi di fare di lui un martire delle trame occulte degli anni Settanta, quasi per alleggerirsi del senso di colpa nei suoi confronti. Un pamphlet che è un atto d’amore: mangiare Pasolini per onorarlo, per liberarlo dal limbo dei cattivi pensieri e dei falsi perdoni, delle solerti ammirazioni e degli impotenti moralismi che l’hanno tenuto sospeso nei nostri pensieri per tre decenni. Mangiarlo in salsa piccante perché è un maestro. Un grande maestro.
Notes biographiques
Marco Belpoliti, saggista e scrittore, insegna Critica letteraria e Letterature e arti visuali presso l’Università di Bergamo, collabora all’Espresso e alla Repubblica ed è condirettore della collana Riga (Marcos y Marcos) e della rivista on line doppiozero.com. Presso Guanda sono usciti: Il tramezzino del dinosauro, Il corpo del Capo, Senza vergogna, Pasolini in salsa piccante, La canottiera di Bossi, Da quella prigione, L’età dell’estremismo, Primo Levi di fronte e di profilo (vincitore del premio The Bridge 2016), La strategia della farfalla e La prova. Per Einaudi ha pubblicato L’occhio di Calvino e Settanta, oltre ad aver curato varie opere di Primo Levi e l’edizione delle sue opere complete.