Description
A Sartre non piacevano «les textes purgés de leur auteurs». Non piacciono neanche a me, che ho sempre lavorato sulle connessioni profonde autore-opera, vissuto-scrittura. Ciò risulta difficile col Manzoni, che è uno scrittore senza io, del tutto privo di appigli psicologici. Con questo libro ho tentato l'operazione, inedita, del collegamento di una condizione nevrotica dichiarata con un'opera che nulla concede alle confessioni intime. La manzoniana angoscia del vuoto diventa ripudio di ogni forma di lirismo soggettivo, anche nei testi in rima, e adozione della prosa come sicurezza di appoggio sul terreno solido del reale e della storia. È così radicale la scelta del reale storico da portare l'autore alla condanna del genere romanzesco, da lui pure portato alla sua massima espressione e, alla fine, al rifiuto, come «cantafavola», del suo proprio capolavoro, per il credito concesso all'invenzione contro il nudo vero. In Manzoni tutto quanto sfugge alle certezze del reale storico, logico e religioso, viene inesorabilmente eliminato (per fortuna i Promessi sposi erano già in salvo)
Notes biographiques
Elio Gioanola è nato a San Salvatore Monferrato (AL) nel 1934. Ha insegnato per trent’anni Letteratura italiana presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Genova. Con Jaca Book ha pubblicato, tra gli altri, i saggi Fenoglio. Il «libro grosso» in frantumi (2017); Manzoni. La prosa del mondo (2015, finalista al Premio Viareggio e vincitore del premio della critica); Montale. L’arte è la forma di vita di chi propriamente non vive (2011); Svevo’s story. Io non sono colui che visse, ma colui che descrissi (2009); Pirandello’s story. La vita o si vive o si scrive (2007); Psicanalisi e interpretazione letteraria (2005, ult. ed. 2017); Carlo Emilio Gadda. Topazi e altre gioie familiari (2004); Cesare Pavese. La realtà. l’altrove, il silenzio (2003); Giovanni Pascoli. Sentimenti filiali di un parricida (2000); Leopardi. La malinconia (1995, nuova ed. 2015), e i romanzi La malattia dell’altrove (2013); Giallo al Dipartimento di Psichiatria (2006); Martino De Nava ha visto la Madonna (2002); Ma l'amore no (2021). Sua anche La letteratura italiana (2016, in due tomi).