Description
««È incredibile come Cline riesca a rendere così palpabili gli avvenimenti che si sono verificati in un passato così remoto». »
«The New Yorker» - Adam Gopnik
««Il più bel libro che sia stato scritto su uno dei più impressionanti punti di svolta della storia». »
Ian Morris, Stanford University
Vennero dal mare. Sappiamo il loro nome e poco altro: li chiamiamo «Popoli del Mare» e al loro arrivo caddero regni millenari e l’intera Civiltà del Bronzo collassò repentinamente. Dopo, seguirono solo lunghi secoli bui.
A lungo si è pensato che il mondo di tremila anni fa fosse un luogo primitivo, con un’economia ridotta su breve scala, ma gli ultimi decenni di scavi archeologici hanno invece portato alla luce un mondo incredibilmente organizzato e vasto, tanto da poterlo definire «globalizzato». Il quadro archeologico ci restituisce un’organizzazione solida e funzionale, che sembrava intramontabile, come la nostra, ma che cadde di schianto. I nomi dei regni antichi evocano avvenimenti lontani – egizi, ittiti, assiri, babilonesi, mitanni, minoici, micenei, amorrei, ugariti, cretesi, ciprioti, cananei –, ma le loro vicende sono così «moderne» che la loro storia suona ormai come un monito rivolto al nostro mondo. Caduto il primo anello, caddero tutti gli altri, in pochi anni. Fu solo a causa dei misteriosi Popoli del Mare?
A raccontarci questa storia è Eric Cline, uno dei protagonisti degli scavi archeologici dell’Età del Bronzo. Il suo racconto ha una trama narrativa irresistibile, come un giallo dell’antichità, con racconti in presa diretta e flashback che rendono viva e palpabile una vicenda così antica, eppure terribilmente vicina alla nostra.
A quasi dieci anni dalla prima edizione di 1177 a.C., che tanto ha appassionato e ammaliato i lettori incuriositi da questa misteriosa civiltà remota, Cline ha rimesso mano al suo libro più celebre, aggiornandolo alle più recenti scoperte, e arricchendolo con un nuovo intero capitolo sugli enigmatici Popoli del Mare.
«The New Yorker» - Adam Gopnik
««Il più bel libro che sia stato scritto su uno dei più impressionanti punti di svolta della storia». »
Ian Morris, Stanford University
Vennero dal mare. Sappiamo il loro nome e poco altro: li chiamiamo «Popoli del Mare» e al loro arrivo caddero regni millenari e l’intera Civiltà del Bronzo collassò repentinamente. Dopo, seguirono solo lunghi secoli bui.
A lungo si è pensato che il mondo di tremila anni fa fosse un luogo primitivo, con un’economia ridotta su breve scala, ma gli ultimi decenni di scavi archeologici hanno invece portato alla luce un mondo incredibilmente organizzato e vasto, tanto da poterlo definire «globalizzato». Il quadro archeologico ci restituisce un’organizzazione solida e funzionale, che sembrava intramontabile, come la nostra, ma che cadde di schianto. I nomi dei regni antichi evocano avvenimenti lontani – egizi, ittiti, assiri, babilonesi, mitanni, minoici, micenei, amorrei, ugariti, cretesi, ciprioti, cananei –, ma le loro vicende sono così «moderne» che la loro storia suona ormai come un monito rivolto al nostro mondo. Caduto il primo anello, caddero tutti gli altri, in pochi anni. Fu solo a causa dei misteriosi Popoli del Mare?
A raccontarci questa storia è Eric Cline, uno dei protagonisti degli scavi archeologici dell’Età del Bronzo. Il suo racconto ha una trama narrativa irresistibile, come un giallo dell’antichità, con racconti in presa diretta e flashback che rendono viva e palpabile una vicenda così antica, eppure terribilmente vicina alla nostra.
A quasi dieci anni dalla prima edizione di 1177 a.C., che tanto ha appassionato e ammaliato i lettori incuriositi da questa misteriosa civiltà remota, Cline ha rimesso mano al suo libro più celebre, aggiornandolo alle più recenti scoperte, e arricchendolo con un nuovo intero capitolo sugli enigmatici Popoli del Mare.
Notes biographiques
Eric H. Cline è docente nel Dipartimento di Lingue e civiltà classiche del Vicino Oriente e Direttore del Capitol Archaeological Institute presso la George Washington University. Ha al suo attivo oltre 30 campagne di scavo in Israele, Egitto, Giordania, Cipro, Grecia, Creta e negli Stati Uniti, tra le quali nove campagne presso Megiddo (l’Armageddon della Bibbia), in Israele, di cui codirige il sito archeologico, così come codirige il sito di Tel Kabri, nello stesso paese. Ha vinto per ben tre volte il premio «Best Popular Book on Archaeology» della Biblical Archaeological Society, è spesso apparso in televisione e in radio ed è prolifico autore di articoli scientifici e di libri divulgativi. Per Bollati Boringhieri sono usciti: la prima edizione di 1177 a.C. Il collasso della civiltà (2014, ed. tasc. 2020), Armageddon. La valle di tutte le battaglie (2016, ed. tasc. 2017), Gerusalemme assediata. Dall’antica Canaan allo Stato d’Israele (2017) e Tre pietre fanno un muro. La storia dell’archeologia (2018, ed. tasc. 2021) e Negli scavi. L’archeologia raccontata da chi la fa (2021).