Description
Sono storie forti, raccontate con passione e insieme con leggerezza, che non arretrano di fronte a nulla, alle cose piacevoli come a quelle dure e confuse, che attirano il lettore nelle vite dei protagonisti per spiazzarlo e portarlo dove non avrebbe mai pensato di giungere. Perché quelli ritratti da Paolo Ruffilli sono “amori dentro altri amori”, in una sorprendente costruzione a incastri in cui la rivelazione che sovverte a un tratto il mondo in cui avevamo pensato di entrare ne racchiude, ne prepara a sua volta un’altra, altrettanto inattesa, forse definitiva. E nella stanza degli amanti che ci era sembrato di violare se ne apre sempre una nuova più segreta, dietro all’impulso che spinge i protagonisti a rinnovarsi attraverso un’altra vita.C’è sempre l’attesa e la rivelazione, secondo la migliore tradizione di questo genere narrativo, nei venti racconti di Ruffilli, che per ognuno si ispira a un autore prediletto, citato in chiusura, in una sorta di gioco letterario suggestivo e gradevole che mostra tutta la sua abilità compositiva. Vale anche per queste pagine il giudizio espresso in passato da Luigi Baldacci: «Nel suo gusto intelligente del racconto, Ruffilli sceglie le “forme chiuse” anche in narrativa (qui: le stagioni dell’anno e lo schema fisso in otto brevi capitoletti), perché gli risulta il modo per essere più libero nel dare pronuncia a tutto ciò che è difficile, se non impossibile, da dire in un terreno minato come quello della quotidianità e dell’amore. E lo fa con l’uso di una sua inconfondibile scrittura lieve, tra ironia e adesione, espressivamente votata alla pura partitura musicale, e tanto più eversiva quanto più apparentemente in linea con la tradizione».