Description
EL PAÍS
«Una confessione bella e autentica, un tentativo di salvare la propria famiglia con la verità di un libro straordinario.»
LA RAZÓN
«Un libro potente, sincero, a tratti crudo, sulla perdita dei genitori, sul dolore delle parole non dette e sulla necessità di amare ed essere amati.»
Fernando Aramburu
«Magnifico, coraggioso, vi spezzerà il cuore.»
Javier Cercas
«Un’opera che nasce dalla perdita, e al tempo stesso dalla luminosità dell’amore.»
LA VANGUARDIA
«Questo è un libro scritto con una chiarezza e una forza portentose. Nessuna retorica, o menzogna.»
EL MUNDO
«Ci farebbe bene scrivere delle nostre famiglie, senza nessuna finzione, senza romanzare. Solo raccontando ciò che è successo, o ciò che crediamo sia successo.»
Animato da questa convinzione, Manuel Vilas intreccia con una voce coraggiosa, disincantata, a tratti poetica, il racconto intimo di una vita sullo sfondo degli ultimi decenni di storia spagnola. Allo stesso tempo figlio e padre, Vilas celebra la presenza costante e sotterranea di chi non c’è più, il passato che riemerge a fatica dai ricordi, la lotta per la sopravvivenza che lega indissolubilmente le generazioni. Una narrazione che sottolinea l’umana fragilità, le inevitabili sconfitte, ma anche la nostra forza unica, l’inesauribile capacità di rialzarci e andare avanti, persino quando tutto sembra essere crollato. Perché i legami con la famiglia, con chi ci ha amato, continuano a sostenerci e a definirci, anche quando sono apparentemente allentati o interrotti. E proprio quei legami ci permettono di vedere, a distanza di tempo, che in tutto c’è stata bellezza, in molti gesti quotidiani e anche nelle parole non dette, nell’affetto trattenuto, inconfessato, a cui non possiamo fare a meno di credere e di aggrapparci.
Manuel Vilas ha scritto un libro unico nella sua capacità di coinvolgere il lettore e di mescolare destino personale e collettivo, romanzo e autobiografia: «Sono due verità diverse, ma sono entrambe verità: quella del libro e quella della vita. E insieme fondano una menzogna.»