Description
Già con questo suo primo romanzo Hjalmar Söderberg suscitò scandalo, guadagnandosi la fama di scrittore cinico e in qualche modo sovversivo. A distanza di più di un secolo dalla pubblicazione, rileggendo queste pagine che restano tra le più belle della letteratura a cavallo del secolo, riesce però difficile credere che una storia di giovanili sviamenti − raccontati senza indulgere a facili moralismi, ma anche senz’ombra di compiacimento − potesse suscitare reazioni tanto violente. Non si fatica invece a pensare che l’accanimento dei critici fosse piuttosto sollecitato da un altro aspetto dell’opera, che ancora oggi provoca, se non scandalo, certo disagio e forse sgomento.
Ed è l’acuta e netta percezione del grande vuoto che circonda l’uomo, della sua solitudine senza possibile redenzione di fronte all’esistenza e agli interrogativi che essa pone; come se fosse in viaggio, in una terra incognita, senza mappe e strumenti di orientamento, e neppure mete che valga la pena di raggiungere.
Notes biographiques
Hjalmar Söderberg nacque a Stoccolma nel 1869. Dopo aver abbandonato l’università per dedicarsi esclusivamente alla letteratura, debuttò nel 1895 con il romanzo Smarrimenti, cui seguirono una raccolta di novelle (1898; Il disegno a inchiostro), il romanzo autobiografico La giovinezza di Martin Birck (1901), Il Dottor Glas (1905) e Il gioco serio (1912). Del 1906 è il dramma Gertrud, da cui C. Th. Dreyer trasse un suo celebre film. Nel 1917 si trasferì a Copenaghen dove rimase fino alla morte, avvenuta nel 1941.