Description
La violenza ci appartiene, è parte integrante della vita. Anzi, è insita nell’uomo: da queste «scandalose» considerazioni parte Luigi Zoja per indagare senza ipocrisie le origini degli impulsi distruttivi che abitano l’essere umano. Senza ignorare l’immenso balzo in avanti che la violenza ha compiuto con la modernità, dal punto di vista tecnologico e antropologico, Contro Ismene passa in rassegna fenomeni che hanno segnato le vicende del genere umano: dalla violenza spettacolarizzata di Roma antica, fino al recente scontro di civiltà con il mondo medio-orientale, passando dalla sanguinosa conquista spagnola del Messico e dai genocidi del XX secolo. Come dice il titolo di un capitolo e del libro, Zoja dà voce a chi, al pari di Antigone con la sorella Ismene, si schiera contro la brutalità, del singolo e dello stato, in cerca di «anticorpi culturali» all’istinto di distruzione. Senza di essi «la violenza può divampare in tempi paurosamente brevi», mentre invece «graduali, faticose e in buona parte individuali sono le opere di prevenzione cui siamo chiamati a contribuire».
Notes biographiques
Luigi Zoja è psicoanalista e saggista. Già presidente della IAAP, l’associazione internazionale degli analisti junghiani, ha lavorato a Zurigo, New York, Milano e pubblicato testi tradotti in quindici lingue. Presso Bollati Boringhieri sono usciti: Il gesto di Ettore. Preistoria, storia, attualità e scomparsa del padre (2001, nuova ed. 2016), Giustizia e Bellezza (2007), Contro Ismene. Considerazioni sulla violenza (2009, Premio Internazionale Arché), Al di là delle intenzioni. Etica e analisi (2011), Paranoia. La follia che fa la storia (2011), Psiche (2015) e Centauri. Alle radici della violenza maschile (nuova edizione rivista, aggiornata e ampliata, 2016). Ha vinto per due volte (2002 e 2008) il Gradiva Award della National Association for the Advancement of Psychoanalysis, assegnato ogni anno negli Stati Uniti alla saggistica psicologica.