Description
«Un libro illuminante e importante.»
Roddy Doyle su Un mondo ignorato
«L’irlandese Catherine Dunne, autrice del fortunato La metà di niente, sa, come nessun altro, raccontare la vita intima, casalinga, quotidiana di una donna e di una famiglia.»
Isabella Bossi Fedrigotti
«Nei racconti della Dunne, collegati dal filo della sofferenza femminile, c’è un realismo minuto, quotidiano. Nelle trame c’è tutta una razza di donne dure, coriacee, abituate al dolore, alla lotta, ai sentimenti radicali.»
Mirella Serri
«Una grande maestra nell’analisi dei sentimenti. Senza sentimentalismi.»
Giulia Borgese
Negli anni Cinquanta, mezzo milione di irlandesi lasciarono il proprio paese per costruirsi una vita in Gran Bretagna, costretti dalla miseria e dalla mancanza di lavoro in patria, perché «non c’era altro da fare che imbarcarsi». Le navi erano quelle del trasporto bestiame, il viaggio lungo e avventuroso, la destinazione spesso ignota. Arrivavano con poche sterline in tasca, giovani senza un mestiere che magari non si erano mai allontanati prima dalla campagna e dovevano trovare subito un lavoro. Molti di loro si dirigevano alla stazione con un’etichetta applicata al cappotto, come fossero pacchi postali, sulla quale era scritto il nome del cantiere che li avrebbe ingaggiati. Le donne, più numerose degli uomini e in maggioranza single – un’anomalia nella storia dell’emigrazione europea – per lo più andavano a servizio nelle famiglie, oppure lavoravano come cameriere o infermiere. Bisognava crescere in fretta. Catherine Dunne presenta dieci testimonianze di uomini e donne «doppiamente invisibili», esuli ignorati dal proprio paese e dalla comunità di adozione. Un mosaico di storie che ci raccontano un passato non poi così lontano nel tempo dal benessere dell’Irlanda di oggi.
«I suoi personaggi sono le nostre amiche, le nostre sorelle, le nostre madri ricalcate in un’esperienza di reciprocità quotidiana che sorprende per intelligenza e sensibilità, oltre che per il raffinato lavoro artigianale con la scrittura.»
Il Giornale
«Catherine Dunne ha il dono geniale di trasformare vite normali in un racconto irresistibile.»
The Irish Post
«La Dunne scrive di persone comuni, ma nei suoi romanzi la loro vita è straordinaria.»
Sunday Tribune
«Nessuno sa parlare delle donne come lei. Nessuno sa parlare alle donne come lei.»
Elle
«La Dunne è una narratrice talmente dotata da essere in grado di ricreare in modo credibile un mondo che avvince il lettore.»
Evening Herald
Roddy Doyle su Un mondo ignorato
«L’irlandese Catherine Dunne, autrice del fortunato La metà di niente, sa, come nessun altro, raccontare la vita intima, casalinga, quotidiana di una donna e di una famiglia.»
Isabella Bossi Fedrigotti
«Nei racconti della Dunne, collegati dal filo della sofferenza femminile, c’è un realismo minuto, quotidiano. Nelle trame c’è tutta una razza di donne dure, coriacee, abituate al dolore, alla lotta, ai sentimenti radicali.»
Mirella Serri
«Una grande maestra nell’analisi dei sentimenti. Senza sentimentalismi.»
Giulia Borgese
Negli anni Cinquanta, mezzo milione di irlandesi lasciarono il proprio paese per costruirsi una vita in Gran Bretagna, costretti dalla miseria e dalla mancanza di lavoro in patria, perché «non c’era altro da fare che imbarcarsi». Le navi erano quelle del trasporto bestiame, il viaggio lungo e avventuroso, la destinazione spesso ignota. Arrivavano con poche sterline in tasca, giovani senza un mestiere che magari non si erano mai allontanati prima dalla campagna e dovevano trovare subito un lavoro. Molti di loro si dirigevano alla stazione con un’etichetta applicata al cappotto, come fossero pacchi postali, sulla quale era scritto il nome del cantiere che li avrebbe ingaggiati. Le donne, più numerose degli uomini e in maggioranza single – un’anomalia nella storia dell’emigrazione europea – per lo più andavano a servizio nelle famiglie, oppure lavoravano come cameriere o infermiere. Bisognava crescere in fretta. Catherine Dunne presenta dieci testimonianze di uomini e donne «doppiamente invisibili», esuli ignorati dal proprio paese e dalla comunità di adozione. Un mosaico di storie che ci raccontano un passato non poi così lontano nel tempo dal benessere dell’Irlanda di oggi.
«I suoi personaggi sono le nostre amiche, le nostre sorelle, le nostre madri ricalcate in un’esperienza di reciprocità quotidiana che sorprende per intelligenza e sensibilità, oltre che per il raffinato lavoro artigianale con la scrittura.»
Il Giornale
«Catherine Dunne ha il dono geniale di trasformare vite normali in un racconto irresistibile.»
The Irish Post
«La Dunne scrive di persone comuni, ma nei suoi romanzi la loro vita è straordinaria.»
Sunday Tribune
«Nessuno sa parlare delle donne come lei. Nessuno sa parlare alle donne come lei.»
Elle
«La Dunne è una narratrice talmente dotata da essere in grado di ricreare in modo credibile un mondo che avvince il lettore.»
Evening Herald
Notes biographiques
Catherine Dunne è nata nel 1954 a Dublino, dove vive. Ha esordito nel 1997 con La metà di niente, che è subito diventato un best seller internazionale. Guanda ha pubblicato anche tutti gli altri suoi romanzi: La moglie che dorme, Il viaggio verso casa, Una vita diversa, L’amore o quasi, Se stasera siamo qui, Donna alla finestra, Tutto per amore, Quel che ora sappiamo, La grande amica, Un terribile amore e Come cade la luce, oltre a Un mondo ignorato, sull’emigrazione irlandese negli anni Cinquanta. L’autrice ha un sito internet italiano: https://catherinedunne.it