Description
A Siena tutto si tiene. Lo strapotere e lo strapaese. La democrazia e l'oligarchia. Lo squilibrio e l'equilibrio. Questa non è solo una storia toscana. Siena è il più grande romanzo politico italiano.
Accadde così, per un autarchico desiderio di autoconservazione, per errori di una dirigenza politica, economica, finanziaria che si credeva invincibile, che Siena bruciò un patrimonio. La crisi della città ha coinciso con la crisi del Monte dei Paschi. E all'improvviso il sistema non ha retto più. Non ha retto il socialismo municipale. Non ha retto la via montepaschina al benessere. Siena è a misura di sogno. Per anni ci si è illusi di avere la banca migliore del mondo, la banca più sana del mondo, il partito più forte di tutti, la squadra di basket imbattibile. Era fuori scala la Mens Sana, il Siena Calcio. Tutto alimentato dai soldi della Banca. Una volta finiti i soldi, è finito il sogno. Aggiungete misteri irrisolti, come il rogo negli uffici dell'economato della Curia (chi è stato? non si sa), e avrete Siena. Una città in cui, come ha scritto Henry James, «ogni cosa ha oltrepassato il proprio meriggio».
Notes biographiques
David Allegranti (Firenze, 1984), giornalista, scrive su "Vanity Fair", "Corriere Fiorentino", "Panorama", "Il Foglio", "Wired" e "GQ". Spesso dice la sua a Gazebo su RaiTre. Nel 2012 ha vinto il premio Ghinetti giovani. Nel 2014 ha pubblicato The Boy. Matteo Renzi e il cambiamento dell'Italia per Marsilio. Su Twitter è @davidallegranti.