Description
Bellezza e utilità. Cosa si può chiedere di più a una lingua?
Le opere d'arte, che siano fatte di linee e di colori o che siano fatte d'inchiostro e di parole, devono produrre bellezza. Di qui il titolo La grande bellezza dell'italiano, di qui l'organizzazione del libro in sale, come accade nelle mostre e nei musei. In ciascuna è esposto il magnifico italiano di Pietro Bembo, Ludovico Ariosto e Niccolò Machiavelli. Ascoltando il suono delle loro parole, che echeggia da una parete all'altra, rincorrendo il ritmo dei loro versi, che scivola sul marmo dei pavimenti, ammirando la forma delle loro frasi, che adorna volte, colonne e soffitti, compiamo un atto d'amore per la nostra lingua. E lanciamo al tempo stesso un atto di accusa nei confronti di chi la sta progressivamente trasformando in una lingua violenta, rozza, insultante. In una parola: brutta.
Notes biographiques
Giuseppe Patota, professore ordinario di Linguistica italiana nell'Università di Siena-Arezzo, è Accademico della Crusca, membro del suo Consiglio Direttivo e socio nazionale dell'Accademia dell'Arcadia. Ha al suo attivo circa centotrenta pubblicazioni scientifiche, didattiche o divulgative dedicate alla lingua italiana, alla sua storia e al suo insegnamento. Alcuni suoi lavori sono stati tradotti e pubblicati in Francia e in Giappone. È condirettore, con Valeria Della Valle, del Nuovo Dizionario Treccani e consulente scientifico del Thesaurus Treccani, entrambi usciti nel 2018. Da oltre dieci anni è consulente di Rai Scuola per la realizzazione di programmi destinati all'insegnamento dell'italiano a stranieri.