Description
«Il gene della compatibilità racconta in che modo gli scienziati abbiano faticosamente scoperto come un piccolo numero di geni influenzi in maniera cruciale vari aspetti della nostra vita, connettendoli tra loro in modo inaspettato. Raramente il lavoro di laboratorio è stato reso in modo così avvincente ed eroico.»
Bill Bryson, The Guardian, Libro dell’anno
Tutti noi abbiamo nelle nostre cellule circa 25000 geni, che in buona parte condividiamo con altri animali, e persino con piante e funghi. Ma c’è una manciata di questi geni che è del tutto particolare: sono i geni della compatibilità – tecnicamente MHC, o «geni del complesso maggiore di istocompatibiltà» –, e variano fortemente da individuo a individuo, tanto che costituiscono di fatto la nostra firma molecolare, ossia ciò che rende unico ciascuno di noi. Questi pochi geni, insomma, ci distinguono l’uno dall’altro in termini biochimici.
In questo libro Daniel Davis racconta per la prima volta la straordinaria storia della loro scoperta, i decenni di pazienti e difficili ricerche da parte di scienziati eccezionali, costellate qua e là da improvvisi colpi di genio.
Grazie a queste scoperte ora sappiamo come questi geni combattono le malattie, e sappiamo che lo fanno in maniera diversa da individuo a individuo (sono proprio loro ad attivare le risposte del nostro sistema immunitario). E sappiamo anche che la versione di questi particolari geni che abbiamo ereditato dai nostri genitori determina la nostra resistenza o la nostra predisposizione a molte patologie.
Ma da poco abbiamo scoperto anche che gli stessi geni che influenzano la struttura stessa del nostro cervello predicono in maniera affidabile persino di chi ci innamoreremo e con chi avremo maggiore probabilità di avere figli.
È così che in un futuro non troppo lontano i geni della compatibilità risulteranno fondamentali per determinare come vivremo e quando moriremo.
Continuare a studiarli e capirne al meglio il funzionamento costituirà la chiave per la comprensione del nostro corpo e la speranza di vincere la lotta contro le malattie.
Bill Bryson, The Guardian, Libro dell’anno
Tutti noi abbiamo nelle nostre cellule circa 25000 geni, che in buona parte condividiamo con altri animali, e persino con piante e funghi. Ma c’è una manciata di questi geni che è del tutto particolare: sono i geni della compatibilità – tecnicamente MHC, o «geni del complesso maggiore di istocompatibiltà» –, e variano fortemente da individuo a individuo, tanto che costituiscono di fatto la nostra firma molecolare, ossia ciò che rende unico ciascuno di noi. Questi pochi geni, insomma, ci distinguono l’uno dall’altro in termini biochimici.
In questo libro Daniel Davis racconta per la prima volta la straordinaria storia della loro scoperta, i decenni di pazienti e difficili ricerche da parte di scienziati eccezionali, costellate qua e là da improvvisi colpi di genio.
Grazie a queste scoperte ora sappiamo come questi geni combattono le malattie, e sappiamo che lo fanno in maniera diversa da individuo a individuo (sono proprio loro ad attivare le risposte del nostro sistema immunitario). E sappiamo anche che la versione di questi particolari geni che abbiamo ereditato dai nostri genitori determina la nostra resistenza o la nostra predisposizione a molte patologie.
Ma da poco abbiamo scoperto anche che gli stessi geni che influenzano la struttura stessa del nostro cervello predicono in maniera affidabile persino di chi ci innamoreremo e con chi avremo maggiore probabilità di avere figli.
È così che in un futuro non troppo lontano i geni della compatibilità risulteranno fondamentali per determinare come vivremo e quando moriremo.
Continuare a studiarli e capirne al meglio il funzionamento costituirà la chiave per la comprensione del nostro corpo e la speranza di vincere la lotta contro le malattie.
Notes biographiques
Daniel M. Davis (1970), già docente di Immunologia molecolare presso l’Imperial College di Londra, è stato uno dei pionieri nell’utilizzo di nuove tecniche di imaging usate per visualizzare le componenti molecolari della risposta immunitaria. Attualmente è direttore del Manchester Collaborative Centre for Inflammation Research. Dal suo lavoro sono nate nuove, cruciali idee sulla comunicazione tra le cellule del sistema immunitario, che si sono rivelate di enorme interesse medico-scientifico. Autore di oltre 100 articoli specialistici, ha ricevuto il Lister Prize Fellowship, il Wolfson Royal Society Merit Award ed è membro della Academy of Medical Sciences. Presso Bollati Boringhieri è uscito Il gene della compatibilità. Come il nostro corpo combatte le malattie, attira gli altri e definisce se stesso (2015).