Description
“Menestrello del rock”, premio Nobel per la letteratura, cantautore e musicista, ma anche pittore e poeta. Queste sono solo alcune delle molte sembianze che Bob Dylan ha assunto nel corso della vita e della carriera. Come Kierkegaard, Pessoa o Simenon, Dylan ha moltiplicato se stesso attraverso un numero imprecisato di pseudonimi per reinventarsi di continuo. Lo stesso nome con cui tutti lo conoscono è un’invenzione: nato Robert Allen Zimmerman, il compositore ha optato per questo alias probabilmente come tributo al poeta Dylan Thomas. Inserito dalla rivista “Rolling Stone” al secondo posto nella classifica dei cento migliori artisti della storia, è considerato oggi il fondatore di una nuova espressione poetica all’interno del vasto panorama musicale americano. La sua personale filosofia e complessità sono esplorate in questo volume da Giorgio Brianese, che ha dedicato anni allo studio dei punti di congiunzione tra musica, letteratura e filosofia.
Notes biographiques
Giorgio Brianese insegna Ontologia dell’esistenza e Propedeutica filosofica all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Oltre che del pensiero di Michelstaedter, si è occupato del problema del metodo in filosofia, del rapporto tra volontà, verità e dolore nella filosofia moderna e contemporanea, delle valenze filosofiche della pagina letteraria, pubblicando lavori su Platone, Spinoza, Descartes, Schopenhauer, Dostoevskij, Nietzsche, Gentile, Popper, Severino. Per Mimesis ha curato un’edizione commentata della Volontà di potenza di Nietzsche.