Description
Romania, 5 agosto 1986. Un piccolo gruppo di pellegrini (padre Ioanichie Bălan, padre Tomáš Špidlík, padre Elia Citterio e padre Adalberto Piovano) giunge nel monastero di Sihastria, una tappa fondamentale del lungo viaggio intrapreso alla ricerca della testimonianza dei padri e delle madri spirituali che allora arricchivano il monachesimo romeno. Padre Bălan è una guida d'eccezione: oltre a essersi formato proprio in quel luogo, ha già riunito in un libro le parole di vita e gli insegnamenti raccolti dalla viva voce di questi uomini e donne dello Spirito e sente il dovere morale di preservare quella insostituibile eredità e di renderla feconda per gli uomini di oggi.
Proprio a Sihastria vivevano all'epoca i due più famosi padri della Romania, Cleopa Ilie e Paisie Olaru. Il racconto di questo incontro e di due lunghi colloqui con Paisie Olaru – consigliere spirituale molto ricercato in vita, considerato un santo dei nostri tempi e ancora oggi oggetto di un culto che porta migliaia di monaci e di laici a continuare a nutrirsi dei suoi consigli –, costituiscono il cuore di questo libro. Che si rivela quindi una testimonianza preziosa sul cristianesimo ortodosso, sul mondo dei monasteri e degli starec e su una tradizione che discende dai Padri del deserto, ma soprattutto una testimonianza ardente di «ciò che lo Spirito può comunicare attraverso un uomo che si lascia abitare da lui».
Notes biographiques
Ioanichie Bălan (1930-2007) è un'importante figura del mondo ortodosso. Noto come predicatore e confessore, è lo scrittore religioso popolare più conosciuto nel suo Paese, la Romania. A partire dal 1960, proprio negli anni più duri anche per la Chiesa, quando vennero chiusi molti monasteri e dispersi i monaci, padre Ioanichie mise per iscritto, dalla viva voce dei suoi testimoni più autorevoli, la tradizione vissuta del monachesimo romeno, allo scopo di trasmetterne la fede alle nuove generazioni.
Michele Di Monte è nato nel 1978 e dal 2004 è sacerdote della Chiesa Ambrosiana. Nel 2014 ha ricevuto l'abito e la consacrazione come eremita diocesano. Vive a Lornico nel piccolo Eremo degli Angeli, nella Val di Muggio (Lecco), una vita di penitenza, preghiera e lavoro.